venerdì 3 agosto 2007

Google sbarca nella telefonia. Alt dei big

Secondo alcuni potrebbe permettere alla concorrenza di sbarcare finalmente nel settore delle telecomunicazioni. Secondo altri creerebbe solo nuovi mostri del mercato, capaci di spaziare da internet, alla telefonia, passando per il business futuro dell'energia pulita. A dire il vero, per ora la questione è ferma negli Stati Uniti dove il motore di ricerca Google ha ottenuto ieri una parziale vittoria nel suo braccio di ferro con gli operatori mobili, At&t e Verizon per la frequenza da 700 megahertz liberata dalla televisione analogica.

Ma sono molti gli occhi puntati su una vicenda (tra i soci di Verizon c'è anche Vodafone) capace di rompere le dighe che hanno tradizionalmente separato i settori della tecnologia a cavallo tra old e new economy, come appunto la telefonia mobile, e gli apologeti (miliardari) dell'open source. Il punto: per ora l'asta Usa riguarda una frequenza bassa ma la scommessa, più in generale, sembra quella delle nuove tecnologie come il wi-fi e il wi-max (in pratica due sistemi di comunicazione senza fili, esattamente come le reti dei cellulari che già usiamo, ma molto più potenti e soprattutto, parola magica, «low cost») tutti noi potremmo potenzialmente saltare il passaggio degli operatori mobili, cioè sim, tariffe, roaming etc., e navigare e telefonare, se non gratis, a bassissimo costo.

I fatti. La Federal Communications Commission, in pratica l'Authority delle tlc Usa, ha parzialmente accolto le richieste avanzate da Google per la gara di accesso alla frequenza nazionale che potrebbe valere secondo le stime tra i 10 e i 15 miliardi di dollari. La Fcc, grazie ai voti in parte del presidente di area repubblicana e in parte di due consiglieri democratici, ha dato ragione al gruppo fondato da Larry Page e Sergey Brin, i due trentenni miliardari di Mountain View, secondo i quali gli operatori non dovranno impedire l'uso di alcuni tipi di telefonini e non dovranno bloccare il caricamento da parte dei clienti di software diversi da quelli già offerti sui terminali. Sui 700 megahertz la questione può sembrare di secondaria importanza. Ma in prospettiva 4,6 miliardi.

L'offerta di Google per entrare nel mercato wi-fi il passaggio dovrebbe lasciare le porte aperte alle piattaforme come Skype, molto utilizzata anche in Italia ma per ora dai computer, che permettono di telefonare usando la rete internet. Insomma, tra le righe ci sarebbero i prodromi di una guerra simile a quella tra la Microsoft e gli altri produttori di software che hanno sempre accusato Bill Gates e i suoi sistemi operativi di monopolizzare il mercato. Un terzo della nuova rete dovrà essere usata per costruire una «rete nazionale broadband più accessibile» ha detto comunque il presidente della Fcc, Kevin Martin, mentre una quota minoritaria dovrà essere usate per una rete pubblica di sicurezza, una questione sollevata negli Stati Uniti l'11 settembre 2001 quando i pompieri al lavoro presso il World Trade Center non riuscirono a comunicare nemmeno tra di loro per organizzare i soccorsi.

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