giovedì 26 luglio 2007

Britney Spears incinta per la terza volta

Prima l'ascesa fulminea, poi la brusca caduta. La carriera della giovane cantante Britney Spears da diverso tempo si trova in un pericoloso vortice dal quale sembra difficile per lei uscirne. In questi giorni ritorna sulle pagine dei giornali per una sua presunta nuova gravidanza. La terza in soli due anni. Ma anche per un'intervista con tanto di servizio fotografico, rivelatosi un vero disastro.

GOSSIP - Brit incinta? Se lo chiede anche il Daily Mail e gran parte della stampa americana. La ventiseienne avrebbe detto in confidenza ai soliti amici pettegoli di essere nuovamente in dolce attesa. A spifferare tutto questa è un settimanale australiano, il NW Magazine che riporta le dichiarazioni di un "insider": «Britney è scioccata. Non lo aveva programmato», racconta l'informatore alla rivista. «Anche perchè – aggiunge l'amico – non sa con certezza chi potrebbe essere il padre naturale». A confermare la lieta notizia ci sarebbero anche alcune foto scattate recentemente che ritraggono la ex "Toxic-Girl" con rotondità alquanto sospette. Tuttavia, i giornali specializzati azzardano già qualche nome del possibile neo-papà: «Per ora i candidati sono due: il bodyguard Daimon Shippen e il medico che l'ha avuta in cura, tale John Sundhal», scrive l'inglese Metro.co.uk.

FOTO - Al magazine americano OK! ha invece rilasciato un'intervista dove parla del rapporto burrascoso con la madre, quello con l'ex marito K-Fed e le ultime uscite pubbliche, a dir poco imbarazzanti. Non sono però le sue dichiarazioni a fare notizia, ma le foto scattate per la copertina che, a detta di Tmz.com «sarebbero talmente disastrose che potrebbero rovinarle l'intera carriera». «Avevamo i migliori parrucchieri e stylist ma non c'è stato nulla da fare: la immagini scattate sono pessime. E non per causa della luce o della pellicola, ma del personaggio», scrive Ok!. E pensare che per gli scatti si era messa un vestitino elegante di Gucci da diverse migliaia di dollari.

SINGOLO - La cantante ha già due figli Sean Preston di 22 mesi e Jayden James di dieci mesi, avuto con l'ex marito Kevin Federline. Nel frattempo l'ex reginetta del pop sta girando in un magazzino di Los Angeles il nuovo video del suo prossimo singolo «Get Back», che uscirà a novembre.

Italiani i vacanza: i conti non tornano

Si va in vacanza o si resta a casa? Pareri e sondaggi sono discordanti. Secondo Trademark Italia e Siociometrica c'è una corsa alla vacanza. Il mare italiano si accaparra il 76% dei turisti e in agosto saranno 32 milioni gli italiani a muoversi per le ferie.

Ottimismo anche per l'Aes (Analisi economiche e sociali) che attesta al 57% la fetta di italiani che si muoverà per le vacanze. Federalberghi, Assotravel e il Sib (sindacato balneari) sono pessimisti.

Stagione partita male e problemi economici sarebbero infatti la causa del calo di prenotazioni nelle località marittime e di un 51% di cittadini che non si muoveranno da casa. Comunque, bilancio positivo o no, il mare italiano resta al top per i vacanzieri: regioni più richieste Sardegna ( 10,7%) ed Emilia-Romagna (10,6%) che, secondo Trademark guadagna un + 1,8%.

Il medico della Sampdoria salva la vita a un turista

Dai ritiri delle squadre di calcio di serie A non arrivano solo storie di diatribe contrattuali o gossip sull'ennesimo flirt, ma anche storie come quella di Amedeo Baldari, dal 1984 medico della Sampdoria, che come racconta il quotidiano Gazzetta dello Sport ha salvato la vita di un turista con un tempestivo intervento notturno.

"Corri qui. C'è un uomo per terra". Ecco la richiesta d'aiuto giunta per telefono a Baldari la notte del 24 luglio. Una corsa dall'albergo Catinaccio, che ospita il ritiro blucerchiato, questione di un minuto. "Ho portato con me la borsa, e all'arrivo in hotel", racconta il medico sampdoriano, "mi sono trovato davanti quest'uomo steso a terra, del quale in realtà si sapeva ben poco. Non era ospite in quell'hotel, dove si era recato per fare visita a un paio di conoscenti. L'uomo era svenuto, aveva pressione e cuore stabili, ma un'intensa sudorazione e non rispondeva agli stimoli. C'era stato un abbassamento improvviso della glicemia, tipico delle persone che soffrono di diabete. Gli abbiamo fatto uno stick glicemico, che ha confermato la situazione". "Gli abbiamo iniettato del glucosio in vena, mentre all'arrivo dell'ambulanza del 118 è stato somministrato dell'ossigeno all'uomo, stabilizzato sul posto". Poi il trasferimento in ospedale a Cavalese per accertamenti.

Baldari non è nuovo alla soluzione di situazioni a rischio: anni fa ha salvato un allenatore degli Allievi della Sampdoria colpito da ictus in panchina durante una partita, ed è ancora viva la memoria negli appassionati di calcio di quella Sampdoria-Torino 1-2 di Coppa Italia durante la quale il medico, accortosi dalla panchina che Flachi era svenuto in seguito a uno scontro di gioco prima ancora che l'attaccante cadesse a terra, entrò in campo a perdifiato mentre il gioco era ancora in corso, evitando guai peggiori.

Ultime Notizie

Tv digitale in tutta l’isola

Un salto da Tiscali, nel quartier generale di “Sa Illetta”, prima di spiegare il digitale che verrà al popolo di addetti ai lavori che l’attendeva, con impazienza, a palazzo Regio per il convegno organizzato da Fnsi (c’era il presidente Fraco Siddi), Assostampa sarda (Francesco Birocchi) e Usigrai, alla presenza dell’Ordine dei giornalisti (rappresentato dal presidente Filippo Peretti).

Atterrato a Cagliari con tre quarti d’ora di ritardo, il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha voluto mantenere la parola con il management dell’internet provider cagliaritano che l’aveva espressamente invitato, proprio nel giorno in cui si apprende che la Deutsche Bank possiede il 2,092 per cento della società guidata fino al 2004 da Renato Soru. Il quale non è voluto mancare al rendez vous con un ministro “amico” per comunicargli la sua intenzione di dar vita a una Rai regionale.

Quindi, il messaggio rassicurante, indirizzato ai sardi: tranquilli, il passaggio completo dalla televisione analogica a quella digitale in Sardegna avverrà nel marzo 2008. Secondo il ministro il bilancio della sperimentazione «è fondamentalmente positivo e spinge ad andare avanti in Sardegna e nel resto d’Italia». Gentiloni ha anche auspicato che nella tv digitale possano confluire nuovi contenuti. «Il governo farà la sua parte con risorse aggiuntive - ha sottolineato - ma c’è bisogno di nuovi programmi da parte degli editori, perchè l’attrazione della tv digitale dipende dal fatto che ci si sposta in un mondo televisivo che propone un’offerta migliore: più programmi, più informazione e più fiction».

Il ministro ha anche fornito i dati degli ultimi quattro mesi sulla diffusione del digitale.

Se a livello nazionale la percentuale di persone che seguono la tv attraverso il digitale terrestre è quantificabile tra i il 2 e 3 per cento, l’area di Cagliari ha raggiunto un tasso di copertura del 45%. Le persone che, invece, seguono la tv attraverso piattaforme digitali «quali che siano, per esempio in satellitare», raggiungono la percentuale del 17% in Italia, tasso che sale al 54-55% nell’area di Cagliari e del 62-63% in Valle d’Aosta, altra regione scelta insieme alla Sardegna per la sperimentazione del digitale.

Eccolo, Soru, al quale piacerebbe da morire diventare editore. Secondo il governatore, «la Regione non investirà né sulla interattività a 56k del digitale terrestre né sul consorzio Sardegna digitale». Soru ha auspicato che la Sardegna possa disporre una «propria Rai regionale» su cui vigilino 50 “saggi” per il diritto all’accesso e l’imparzialità dell’informazione. Un contratto di servizio, magari definito con una legge regionale a cui si aggiungerebbe un canale aggiuntivo a disposizione della Regione per garantire l’accesso alle informazioni istituzionali.

«Non penso a un canale in mano alla politica - ha spiegato Soru - ma non in mano agli editori e non in conflitto con la televisione locale». Si tratterebbe in sostanza di una integrazione alla comunicazione istituzionale che oggi passa attraverso il sito della Regione Sardegna, visitato ogni giorno, secondo i dati forniti dalla stesso Renato Soru da settantamila utenti unici.

A questo proposito il governatore ha anche auspicato che le frequenze possano essere liberate a favore della Regione, dello Stato e del sistema pubblico per poter trasmettere gratuitamente le informazioni.

«La Regione - ha concluso il presidente - non ha interesse che quelle stesse informazioni che si trovano sul sito possano essere veicolate attraverso una rete chiusa e magari a pagamento».

Il boom dei conti online

Gli italiani usano sempre di più la banca "on line", anche se i conti "internet" in Italia continuano ad essere troppo cari, nonostante una riduzione dei suoi costi negli ultimi anni. È la fotografia del periodico rapporto di KPMG Advisory, giunto alla sua 14* edizione, che analizza su base semestrale l’evoluzione della finanza elettronica nel nostro Paese.

I risultati dello studio indicano che nel secondo semestre 2006 erano oltre 10 milioni i conti on line, di cui circa 3,4 milioni effettivamente utilizzati.

È quindi ancora elevato il numero di conti sottoscritti ma ancora inattivi, ma allo stesso tempo tende ad ampliarsi la base dei nuovi clienti che iniziano ad utilizzare l’e-Banking: nei primi sei mesi del 2006, infatti, sono state circa 300.000 le persone che hanno «sperimentato» i servizi finanziari via web per la prima volta.

L’incidenza dei conti "on line" sul totale dei conti correnti del sistema bancario italiano (pari a circa 37 milioni di conti) si aggira intorno al 27%. Nel secondo semestre dello scorso anno sono state portate a termine circa 44 milioni di operazioni bancarie on line. Internet è sempre di più un’alternativa rispetto allo sportello tradizionale: la clientela ha realizzato on line circa 24 milioni di operazioni di tipo bancario, con un incremento del 13% rispetto al periodo precedente.

Si tratta prevalentemente di pagamenti e bonifici (15 milioni), ricariche di cellulari e carte pre-pagate (8,6 milioni) ma anche pagamenti di tasse e imposte. La parte rimanente dell’operatività fa riferimento all’attività di trading on line, che con circa 20 milioni di eseguiti corrisponde ormai a più del 26% dell’intera attività di intermediazione di Borsa Italiana. Per Anna Ponziani, responsabile Ufficio Studi KPMG Advisory e curatrice del rapporto «In una fase caratterizzata da operazioni di concentrazione e d’internazionalizzazione del sistema bancario italiano sarà interessante capire quali leve saranno utilizzate dalle banche per aumentare la penetrazione della finanza on line nel nostro Paese, nella consapevolezza che questo canale permette di ridurre sensibilmente la loro struttura di costo».

Lo studio confronta anche il costo medio di un canone annuo per il conto/accesso on line in Italia rispetto ad altri paesi europei: nonostante nel nostro Paese negli ultimi due anni si sia assistito ad una notevole riduzione dell’importo medio del canone (sceso da 42 a circa 31 euro), in Italia il costo medio di un conto on line, continua ad essere più elevato rispetto alla Spagna (in media 21 euro), alla Francia (20 euro), al Regno Unito e all’Olanda, dove l’uso del conto on line normalmente è addirittura gratuito. Lo studio fornisce anche delle stime in merito ai risultati ottenuti dall’e-Banking nella riduzione dell’operatività allo sportello: con il progressivo utilizzo del canale internet l’operatività allo sportello tradizionale per quanto concerne bonifici e altri pagamenti si è ridotta del 30%; ancora più rilevante l’impatto nella compravendita di titoli, in cui il coinvolgimento dello sportello è diminuito del 40%.

Secondo il rapporto, infine, i primi cinque gruppi bancari italiani (BancoPosta, Capitalia, Intesa, SanPaolo e Unicredit) detengono quasi il 60% delle quote di mercato dell’e-Banking nel nostro Paese.

mercoledì 25 luglio 2007

Thanko, orologio e Mp3, spinge la tecnologia ai limiti

Grazie, Thanko, per aver spinto la tecnologia, ancora una volta, ai limiti. In questo caso il nome è più appropriato che mai, poichè l'FMP3 (sintonizzatore FM e lettore Mp3) è, udite udite... un orologio, un normalissimo orologio da polso.

Nonostante le sembianze da comune orologio al primo sguardo, Thanko è invece un lettore Mp3 con l'opzione di registrazione vocale, grazie al microfono integrato, e di registratore line-in. Dispone inoltre di sintonizzatore radio FM e trasmette senza fili la musica all'autoradio. E non solo.

Come un "normalissimo" lettore Mp3, si connette al computer, dal quale si possono trasferire i brani che ci interessano e archiviare nella memoria flash interna anche files di altri formati, come fosse una chiavetta di archiviazione di massa.

Con batterie ricaricabili agli ioni di litio che gli garantiscono una durata di 9 ore di riproduzione (3 quando il trasmettitore è in funzione), supporta i formati Mp3, Wma e Wav (quest'ultimo per la registrazione vocale) ed è disponibile nelle versioni da 512 MB, 1 GB e 2 GB, rispettivamente al prezzo di 107, 140 e 165 dollari americani.

Timex ha pronto l'orologio per controllare l'iPod

Piacerà agli sportivi il prossimo orologio della Timex: iControl - questo dovrebbe essere il nome - permette di controllare le funzioni di base di un iPod attraverso un ricevitore wireless da collegare al connettore per il dock.

Il raggio di copertura è di circa tre metri, anche a seconda della carica della batteria dell'iPod dato che è il media player ad alimentare il ricevitore wireless.

L'orologio è stato approvato dalla FCC statunitense come dispositivo wireless, non si sa quando sarà in commercio. La foto riportata in alto è quella dello schermo dell'orologio: notate la piccola icona dell'iPod sulla sinistra.

Grave bug nell'iPhone a rischio la sicurezza

Se non altro, adesso la Independent Security Evaluators è diventata famosa: il New York Times ha pubblicato oggi la notizia che gli esperti della ditta americana sono riusciti a violare le difese dell’iPhone. Questo non significa – per ora – che sia possibile utilizzare anche in Italia l’ibrido iPod-cellulare di Apple oltre che come costoso e superavanzato lettore di file multimediali.

Ma apre uno scenario forse ancora più preoccupante per Cupertino: pare, infatti, che attraverso alcune istruzioni contenute in una pagina web, la società di Baltimora sia riuscita ad accedere ai file interni dell’iPhone, che contengono la rubrica indirizzi, l’archivio dei messaggi e delle e-mail, forse anche le password dei siti internet. Non meno grave sarebbe un’altra falla scoperta da Charles Miller, Joshua Mason e Jake Honoroff, che permetterebbe di controllare completamente l’iPhone usando una connessione wi-fi. Sarebbe addirittura possibile affettuare telefonate all’insaputa del possessore, ad esempio per spiarlo o per far arrivare più telefonate ad una linea a pagamento.

Il resoconto del lavoro dell’Ise è su una pagine web, ma i dettagli saranno svelati solo il 2 agosto prossimo a Las Vegas, nell’ambito della BlackHat Conference, un incontro dedicato alle problematiche di sicurezza. Per ora sono stati comunicati ad Apple, che avrà così il tempo di trovare delle patch appropriate. "La nostra azienda considera molto seriamente questi problemi - ha dichiarato un portavoce della società di Steve Jobs. “Stiamo analizzando le informazioni in nostro possesso. Le comunicazioni su come aumentare la sicurezza sono sempre benvenute".

Il Primo "Campionato di Poker Uomo-Macchina" Comincia Oggi

In quello che è stato pubblicizzato come il "Primo Campionato di Poker Uomo-Macchina", Phil Laak e Ali Eslami giocheranno per denaro reale contro Polaris, un computer programmato per giocare a poker e sviluppato da un gruppo di ricercatori dell'Università di Alberta. La partita si gioca il 23 e 24 luglio all'Hyatt Recency Hotel di Vancouver in Canada come parte dell'annuale meeting della Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI) [Associazione per il progresso dell'intelligenza artificiale].

Il formato deciso è quello dell'hold 'em con limiti fissi. Laak ed Eslami giocheranno ognuno quattro differenti sessioni da 500 mani contro Polaris, due lunedì e due martedì. Al fine di TonyG Poker minimizzare la fortuna dovuta alla distribuzione delle carte, ogni sessione sarà predisposta come un "duplicate match". Pertanto, le carte che Laak riceverà saranno esattamente identiche a quelle che saranno date a Polaris quando giocherà contro Eslami, mentre le carte di Eslami saranno le stesse che verranno date al programma quando giocherà contro Laak. Le carte comuni saranno allo stesso modo identiche.

La coppia di professionisti giocherà simultaneamente in sale separate contro due copie del programma Polaris e pertanto i due non avranno la possibilità di comunicare con nessuno per tutto lo svolgimento della gara. Allo stesso modo, le due copie di Polaris saranno isolate in modo da non poter "comunicare" tra loro.

Alla fine di ogni sessione, le chips guadagnate dai due giocatori umani saranno trascritte, sommate e comparate a quelle vinte in totale dalle due copie di Polaris. Se Laak e Eslami assieme riusciranno ad accumulare un margine di vantaggio pari o superiore a 25 "small bet" rispetto a Polaris in una sessione, loro si divideranno $5'000. Se una sessione terminerà con o gli umani o Polaris vincenti per meno di 25 small bet, la sessione sarà dichiarata "pareggio statistico" e Laak ed Eslami vinceranno nel complesso $2'500. Se Laak ed Eslami riusciranno a vincere tutte Quattro le sessioni con un margine maggiore o uguale alle 25 small bet, si potranno dividere un premio da $50'000.

Non sarà questa la prima volta in cui Laak dovrà rappresentare la razza umana contro un computer in un test di abilità pokeristica. Nel luglio 2005, il Golden Palace ha sponsorizzato il World Poker Robot Championship nel quale sei diversi team di programmatori si sono sfidati per $100'000 ed il diritto di affrontare Laak. Il programma vincente, Poker Probot, realizzato dall'ingegnere informatico Hilton Givens, era riuscito ad imporsi, in una partita amichevole, anche su un prototipo sviluppato proprio dall'Università di Alberta. Poker Probot ha quindi affrontato Laak in una gara tenutasi al Binion's Horseshoe Casino. Sostenuto da un pubblico di tifosi che gridava "umani, umani", Laak ha sconfitto Poker Probot in una battaglia durata tre ore ed oltre 300 mani.

Nel luglio 2006, il gruppo di Alberta si è ripresentato e questa volta per vincere la prima gara di programmi di poker della AAAI a Boston durante il meeting annuale dell'associazione. Il team è guidato da Jonathan Schaeffer, direttore del Dipartimento di Scienze informatiche dell'Università di Alberta.

Schaeffer è meglio noto per aver progettato Chinook, un programma in grado di giocare a dama che vanta il titolo di primo software in grado di sfidare i migliori giocatori di dama al mondo nei primi anni '90. Dopo18 anni dedicati allo sviluppo, il team di Alberta ha annunciate solo lo scorso giovedì di aver alla fine "risolto" il segreto del gioco, intendendo dire di aver creato il programma perfetto in grado di prendere sempre la decisione migliore in ogni situazione. Questo risultato è stato raggiunto dopo che centinaia di computer sono stati impiegati per analizzare 500 miliardi di possibili combinazioni delle carte comuni.

Con questo i ricercatori credono di aver "risolto" il poker? O almeno il Texas Hold 'em con limiti fissi? Il gruppo afferma che "l'obbiettivo generale di questa ricerca sull'intelligenza artificiale è apprendere come gestire un problema di calcolo che comporta incertezza ed informazioni imperfette". Loro hanno comunque aggiunto che un "obbiettivo specifico potrebbe essere quello di produrre un programma per il poker più forte di qualunque giocatore umano."

La partita di poker di questa settimana ricorda anche il più noto "Deep Blue" della IBM che ha sfidato e sconfitto il campione mondiale Garry Kasparov nel 1997. A differenza degli scacchi o della dama, il poker è un gioco di informazioni incomplete che presenta pertanto un diverso e più complesso problema per i ricercatori.

"La differenza è che gli scacchi sono un gioco di conoscenza perfetta, non essendoci alcunché nascosto ai giocatori" dice Schaeffer. "Nel poker non si possono vedere le carte dell'avversario e non si può sapere quali carte saranno distribuite. Questo rende il poker una sfida molto più difficile per i programmatori in una prospettiva di intelligenza artificiale."

Sarà in grado Polaris di sconfiggere gli avversari umani? Schaeffer crede di sì. Come gli umani, Polaris "apprende, si adatta e sfrutta le debolezze di qualsiasi avversario. Il nuovo programma che giocherà contro Phil ed Ali dovrebbe essere considerato molto superiore ai precedenti bot," dice Schaeffer. "Quanto meno, non crediamo possibile che possa essere messo in ridicolo".

Le sessioni sono in programma da mezzogiorno alle 18.00 (PDT) di oggi e domani. Aggiornamenti in diretta saranno inseriti sul forum dell'Università di Alberta (cs.ualberta.ca). La cronologia delle mani sarà ugualmente resa disponibile sullo stesso sito a giochi conclusi.

Prostituzione, la Toscana propone vie d'uscita dalla tratta

Si chiama Vie d'uscita la speranza per le circa 600 prostitute la cui presenza è stimata in Toscana (in realtà solo la punta di un iceberg) che potrebbero, grazie a questo progetto, liberarsi dalla schiavitù della tratta e trovare gli strumenti per inserirsi legalmente nella società.

Del progetto, realizzato grazie alla collaborazione fra sette regioni fra cui la Toscana, ha parlato oggi al Meeting antirazzista di Cecina l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini commentando i dati di una ricerca presentata nel pomeriggio. Obiettivo dell'iniziativa, l'inserimento delle donne nella società per strapparle all giro criminale della prosttituzione Il progetto Vie d'Uscita si propone una approfondita analisi del fenomeno e la ricognizione delle numerose esperienze che già oggi sono state avviate in molte realtà. Il risultato finale dovrà essere l'attivazione di corsi e interventi di formazione breve, con destinatarie donne vittime della tratta inserite in programmi di protezione sociale, con l'obiettivo di facilitare il loro inserimento socio-lavorativo'. Al progetto, di cui capofila è la Regione Piemonte, aderiscono, oltre alla Toscana, Campania, Lazio, Liguria, Sardegna, valle d'Aosta.

Il traffico di esseri umani è la terza fonte di profitto del crimine organizzato internazionale, dopo la droga e le armi. 'La Toscana – ricorda Simoncini - non solo non è immune dal fenomeno ma è una delle regioni maggiormente esposte al rischio dell'illegalità di strada. I dati Istat relativi al 2005 mostrano una regione esposta al rischio dell'illegalità di strada. In particolare, nei reati connessi allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione, la Toscana si colloca al quinto posto nella graduatoria nazionale, dopo Piemonte, Umbria, Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia'.

Lo squilibrio fra paesi ricchi e poveri, le migrazioni, i confiitti, ma anche l'uso delle nuove tecnologie e delle moderne forme di comunicazione ha favorito traffici illeciti e attività criminose che violano i diritti più elementari, costringendo di fatto in schiavitù donne e bambini, per non parlare dei traffici ancora più aberranti, di organi e tessuti umani.

Quello della tratta di donne a scopo di sfruttamento sessuale e della prostituzione coatta è un tema particolarmente difficile da affrontare perché il problema ha contorni estremamente sfumati e risulta, in buona parte, sommerso. 'Il problema tuttavia esiste e sembra crescere nel tempo. Per questo la Regione ha deciso di partecipare, insieme ad altre regioni interessate al fenomeno, a un progetto che si pone come obiettivo quello di creare condizioni di rispetto della legalità e, nello stesso tempo, tutelare i diritti di queste persone. Fra questi diritti c'è anche quello al lavoro, un diritto importante per il quale ci battiamo a norme di tutte le donne ma che diventa vitale per quelle che intraprendono il difficile e pericoloso percorso di uscita dal tunnel dello sfruttamento'.

'Lungi dall'aver subito attenuazioni – prosegue l'assessore Simoncini – questo fenomeno continua ad insinuarsi in una società che presenta larghi margini di disponibilità ad accoglierlo. La prostituzione e, in particolare, la prostituzione coatta ha subito radicali cambiamenti per sfuggire alle varie forme di controllo arrivando a creare convivenze e, in certi casi, connivenze con gli strati più diversi della società'.

Dal pancreas cellule staminali in grado di produrre insulina

Cellule staminali che potrebbero essere utilizzate per curare il diabete sono state individuate nel pancreas umano. A questo risultato è giunto all’Università di Siena il gruppo di ricercatori coordinati dal professor Vincenzo Sorrentino. Gli scienziati, il cui lavoro è in pubblicazione sulla rivista Cell Death and Differentiation, sono riusciti a dimostrare che è possibile isolare dalle isole pancreatiche di soggetti umani adulti una popolazione di cellule che possono essere cresciute in laboratorio e che hanno la capacità di differenziarsi in diversi tipi cellulari, tra cui cellule adipose, cellule ossee e cartilagine.

La scoperta sostanziale a cui è giunta l’équipe di Sorrentino è la capacità di queste cellule di produrre insulina, dopo opportune manipolazioni in laboratorio. L’ identificazione di queste cellule staminali nel pancreas umano apre dunque la strada allo sviluppo di terapie da utilizzare in soggetti affetti da gravi forme di diabete, basate sul trapianto di cellule producenti insulina.

Tutti pazzi per la caffeina, droga legale

Il consumo di caffè, tè e bevande energetiche è salito alle stelle. Perché la nostra società sembra dipendere così fortemente dalla caffeina? Se lo domanda il settimanale Newsweek in un’inchiesta, che arriva alla conclusione che la caffeina è una droga conveniente e sicura.

Le truppe statunitensi in Iraq consumano 1700 confezioni l’anno di Ranger Coffee, un caffè solubile speciale che contiene una dose doppia di caffeina (una tazza equivale a 6 Diet Coke), ma non occorre essere soldati in guerra per essere drogati di caffeina: le vendite di bevande energetiche come la Red Bull si sono decuplicate dal 2001 a oggi, e ogni mese nuovi prodotti simili invadono il mercato. Prodotti che già contenevano caffeina stanno aumentando le dosi (Pepsi Diet, Jolt, Mountain Dew, etc.).

Da dove nasce il bisogno di tanta energia che sembra averci posseduto tutti? Il luogo comune vuole che al giorno d’oggi si dorma meno e lavori di più, ma recenti inchieste hanno rivelato che la quantità media di ore di sonno negli adulti è la stessa dal 1960 e le ore lavorative nell’ultimo mezzo secolo sono addirittura diminuite: e allora?

“Semplice, la caffeina è una droga legale, la più popolare al mondo”, spiega David Schardt, nutrizionista al Center for Science in the Public Interest. “La caffeina altera l’umore, aumenta la concentrazione, aumenta la resistenza fisica, aiuta a sconfiggere le emicranie. Più del 50 per cento dei forti consumatori di caffeina riportano esperienze di crisi d’astinenza quando smettono”.

E inoltre, si tratta di una droga sostanzialmente sicura: “Non si conoscono effetti collaterali della dipendenza da caffeina”, giura Roland Griffiths, neuroscienziato all Johns Hopkins School of Medicine. “A meno che uno non ingerisca un’overdose...” Il sito internet Energyfiend.com ha lanciato un contatore di morte per caffeina che sostiene che 44 tazze grandi di caffè siano in grado di mandare l’incauto bevitore all’altro mondo. Prima o poi qualcuno ci proverà, vedrete.

Alessia Merz in versione mamma

La bella showgirl Alessia Merz, che ora fa la mamma a tempo pieno ed ha persino deciso di abbandonare Roma per trasferirsi a Brescia pur di stare vicino a suo marito, il calciatore Fabio Bazzani, si confessa in una lunga intervista che il settimanale “Tu” pubblicherà nel numero in edicola mercoledì 25 luglio.

La Merz spiega di aver deciso di seguire il marito a Brescia perchè in fondo mentre lui ha un posto fisso lei ha la possibilità di spostarsi anche se questo le crea dei problemi e poi “...essendo sposati è meglio stare insieme. Sono innamorata e le cose vanno bene. È naturale voler proteggere un rapporto così raro. Per questo seguirò Fabio ovunque andrà”.

Da otto mesi però Fabio non è più l’unico uomo della sua vita e Alessia non nasconde il suo entusiasmo per il ruolo di mamma: “Fare la mamma mi prende 24 ore su 24. E poi mi piace stare in casa con Niccolò. Anche se in questo periodo è dura: lo sto svezzando e fargli mangiare la pappa è un vero problema. Sta mettendo i dentini ed è molto agitato”. L’arrivo di Nicolò nella vita della prezzemolina Alessia Merz sta avendo un peso importante anche sulle sue scelte professionali “...non voglio più fare ospitate che mi costringano a dormire fuori. Se accetterò ingaggi, sarà solo per cose importanti". Ma Alessia non chiude per questo le porte al mondo della tv anzi lancia una sua autocandidatura per “Quelli che il calcio” accanto a Simona Ventura: “Per lei sono pronta a tutto. Ne parliamo a settembre”.

Mike Bongiorno in Rai per Miss Italia 2007

Doveva essere "la settimana decisiva" ma di fatto è durata solo due giorni. L'annuncio arriva di martedì, ed è ufficiale: sarà Mike Bongiorno il maestro di cerimonie dell'edizione 2007 di Miss Italia. L'incarico, ampiamente annunciato, dopo qualche rallentamento delle trattative nelle ultime settimane, è stato formalizzato oggi con la firma del contratto da parte del conduttore, che già un mese fa aveva ottenuto una liberatoria da Mediaset per poter lavorare nel programma della tv pubblica, su RaiUno dal 24 al 27 settembre. Secondo indiscrezioni, l'accordo con viale Mazzini andrebbe oltre la manifestazione di settembre e prevederebbe anche altri impegni. Un "ritorno a casa" per il conduttore (da tempo corteggiato dalla tv pubblica), anche se parziale, dopo l'esperienza con il Festival di Sanremo del 1997 con Piero Chiambretti, e le incursioni con Fiorello a Viva Radio2.

Dopo i contrasti con RaiUno sul nome di Simona Ventura - ora impegnata con la preparazione della nuova Isola dei famosi, su RaiDue dal 19 settembre - la Miren International, società che gestisce la manifestazione, ha scommesso tutto sul papà di Lascia o raddoppia. Qualche giorno fa, in attesa della firma dell'accordo, Patrizia Mirigliani (figlia di Enzo, patron di Miss Italia) aveva parlato di "una notizia fantastica per Salsomaggiore e per la Rai che progetta di realizzare un'edizione completamente diversa" e si era detta "sicura che Mike porterà a Miss Italia idee nuove e importanti".

Lavori in corso per quel che riguarda il resto del cast. Sfuma la presenza di Ambra Angiolini al fianco del conduttore, e sarebbe sfumata anche l'ipotesi Luciana Littizzetto nei panni di "guastatrice". Circola da qualche ora il nome di Cristina Chiabotto, Miss Italia 2004, consacrata da Ballando con le stelle e poi da Le Iene. In tal caso Mediaset dovrebbe concedere un'altra liberatoria.

Definita la squadra, la macchina del programma si metterà in moto per un appuntamento che di fatto apre, per RaiUno, il periodo di garanzia autunnale per gli investitori pubblicitari. E che da tempo è in cerca di nuova linfa, dopo significativi cali d'ascolto registrati negli anni recenti.

Per Mike Bongiorno, classe 1924, una nuova tappa in una carriera che negli ultimi anni sta vivendo una seconda giovinezza. Icona della tv in bianco e nero, della Rai e delle reti Mediaset, grazie alla conduzione - in oltre cinquant'anni - di decine di programmi, Bongiorno ha saputo reinventarsi nell'ultimo decennio giocando, oltre che sulla propria professionalità, anche sull'autoironia.

In questo senso, gran parte del merito è di Fiorello, con cui Mike da un paio d'anni è protagonista di una serie di spot, e che spesso lo ospita come guest star a Viva Radio2. Un rapporto fatto anche di voglia di mettersi in gioco, culminato lo scorso giugno con la sfilata goliardica per le vie del quartiere Prati di Roma - dov'è la sede di Radio Rai - con Bongiorno vestito da Zio Sam, e Fiorello e Baldini da majorette, per celebrare il successo del cd con il meglio dell'edizione 2006-2007 del programma. Proprio a Viva Radio2 Bongiorno aveva commentato l'ipotesi di presentare il concorso di bellezza: "Sanremo e Miss Italia sono le trasmissioni di punta della Rai. Sarebbe un onore".

martedì 24 luglio 2007

Maurice Lacroix Memorie1: il primo orologio meccanico con memoria

Il calibro ML 128 è costituito da 537 componenti. Un particolare non da poco ma che non deve rubare popolarità alle forme globali del Memorie1 di Maurice Lacroix in quanto ogni particolare, anche quelli estetici, sono un motivo di vanto per questo eccezionale orologio. Sul alto fondello si nota, innanzitutto, che il rotore di carica (in tungsteno, dal peso specifico molto elevato) non occupa tutta la parte inferiore del movimento ma permette di vedere molti particolari del movimento.

Quest'ultimo si traduce in uno spettacolo visivo incantevole: l'orologio possiede due lancette (una per i minuti, una per i secondi) e un disco per l'indicazione dell'ora. Quando si fosse premuto il pulsante alle ore 3 l'orologio cambia la visualizzazione del tempo: dallo suo scorrere, si passa alla visualizzazione degli intervalli di tempo. Se si preme nuovamente il pulsante, le lancette tornano all'indicazione dell'ora. E anche se il cronografo è in funzione, è possibile passare a piacimento dall'indicazione dell'ora alla visualizzazione del cronografo stesso.

Garmin: l'orologio Gps per runner

Abbiamo provato l'orologio Gps Forerunner modello 305 , di Garmin, eleggendolo compagno di corsa per molte ore. È il nuovo prodotto di fascia più alta nella serie Forerunner di Garmin: costa 399 euro, laddove invece i modelli più economici partono da circa 100 euro.

Il concetto di fondo che ne abbiamo ricavato, la cosa più importante da segnalare, è che di questo orologio sentiamo di non potere più fare a meno. Dopo un po' viene sentito come necessario per allenarsi con serietà, se si vuole cioè tenere conto con cura dei tempi e delle velocità; soprattutto se si corre in strada, in campagna, dove manchi quindi di una pista dotata di misure segnate che facciano da riferimento. Può essere utile, tuttavia, anche per chi corre sovente in pista e vuole calibrare al dettaglio la propria andatura e monitorare i progressi.

Gli orologi Gps Garmin sono noti al pubblico dei corridori, del resto le alternative sono poche: i big dell'hardware Gps (come TomTom e Medion) non hanno prodotti analoghi. Forse il problema più evidente è proprio questo: manca quella sana concorrenza che contribuirebbe ad abbassare i prezzi e a limare alcune asperità del prodotto. Per risparmiare, comunque, è possibile scegliere l'altro nuovo modello della gamma, cioè il Forerunner 205: costa 293 euro. In più, il 305 rispetto al 205 ha solo un cardio frequenzimetro wireless che, abbinato all'orologio, fornisce la frequenza cardiaca in corsa e permette quindi di accertarsi se si sta lavorando sopra o sotto la soglia anaerobica (il che cambia il tipo di allenamento).

La principale novità dei due nuovi modelli è il ricevitore Gps SiRFStar III, che migliora la sensibilità della ricezione satellitare. In sostanza il segnale Gps resterebbe presente anche all'interno di canyon urbani e nei boschi. Nella prova, in effetti il segnale è stato perso solo una volta (in circa una decina di ore), sotto alberi con fronde molto basse, che arrivavano quasi a toccare l'orologio. Altre migliorie rispetto ai modelli precedenti sono l'impermeabilità (che abbiamo preferito non mettere alla prova, ma secondo il manuale dura circa una mezzora) e l'ergonomia (in effetti ci si poteva dimenticare di tenerlo al polso).

La prima cosa che si nota, alla prova, è il peso: molto leggero, 77 grammi. È possibile partire subito sfruttando il cronometro integrato, ma se vogliamo monitorare la velocità dobbiamo aspettare che il Gps riagganci al satellite. È l'aspetto più seccante: a volte c'è voluto qualche secondo, in altri casi (a parità apparente di condizioni: stesso posto, stessa ora) abbiamo dovuto aspettare una decina di minuti, perché il Gps falliva ad agganciarsi e riprovava più volte. Comunque è pur sempre un tempo di attesa utile per il riscaldamento. Dopo, per fortuna, durante la corsa il Gps non si fa più pregare. Quando ha perso il segnale l'ha ritrovato in automatico dopo pochi secondi (senza il nostro intervento). Il Gps torna utile anche come navigatore, per ritrovare il punto di partenza quando si corre in una zona sconosciuta. Per chi teme di perdersi.

Non deludono le batterie (ricaricabili come quelle di un cellulare): le specifiche promettono 10 ore di autonomia e la prova l'ha confermato.

È possibile correre limitandosi a fare monitorare dall'orologio il tempo, la velocità, la distanza e le calorie: in tal caso, la partenza è molto rapida. Per andare più a fondo, bisogna però programmare un allenamento. Quelli in modalità "rapida" sono piuttosto semplici, è sufficiente indicare gli obiettivi in termini di tempo, velocità e distanza e l'orologio ne tiene conto.

Per esempio, segnala con un allarme (opzionale) il raggiungimento dell'obiettivo o se si sta correndo troppo piano. È molto utile, per chi ancora non riesce a tenere un passo costante o a motivarsi nella corsa, la modalità "partner virtuale". L'orologio corre virtualmente con noi, alla velocità e per il tempo o distanza che abbiamo indicato come nostri obiettivi. Segnalerà, in modo molto chiaro (visibile a colpo d'occhio sullo schermo dell'orologio), se siamo avanti o in ritardo rispetto alla tabella di marca e di quanti metri.

Per questi motivi, l'orologio può essere consigliato anche a chi è alle prime armi nellla corsa ma ha comunque una passione che desidera alimentare. I problemi ci saranno piuttosto per chi è alle prime armi con la tecnologia in generale: i menu e i comandi saranno semplici da gestire per gli smanettoni del computer, i quali potranno apprezzare anche il software con cui si possono programmare gli allenamenti su Pc; ma si suppone che tra i corridori ci siano anche persone allergiche all'hi-tech, che forse si spaventeranno all'aspetto poco "user friendly" dell'interfaccia.

Quanto alle funzioni, la sola pecca evidente riguarda gli allenamenti avanzati. Certo, è possibile programmare un "interval training" (così lo chiama l'orologio); cioè, nel gergo dei corridori, le ripetute. Un allenamento in cui si intervalla la corsa al riposo, su distanze ripetute alcune volte.

L'orologio permette di programmare tempo e riposo (per gestire così gli allarmi e meglio farsi monitorare l'allenamento). Peccato non sia prevista l'opzione per programmare un recupero in corsa, nelle ripetute.

Non si può inoltre programmare un tipo di allenamento che è ormai piuttosto popolare tra i corridori, cioè il "progressivo": non si può indicare all'orologio che si intende correre, nello stesso allenamento, per un certo tempo a una certa velocità e poi per un altro periodo a una velocità più alta. È possibile avvicinarsi allo scopo creando un programma personalizzato, dove però le opzioni sono poco flessibili (sono disponibili solo alcune velocità prefissate).

Si segnala infine l'assenza un altimetro, che sarebbe utile per calcolare in modo più preciso le calorie consumate e per gestire meglio certi allenamenti di potenziamento, in salita.

Specifiche
Dimensioni: 5.33 x 6.86 x 1.78 cm
Peso: 77 grammi
Batterie: interne al litio
Autonomia: 10 ore
Impermeabile: sì
Dimensioni del display: 3,3 x 2,0 cm
Risoluzione del Dispaly: 160 x 100 pixel
Interfaccia Pc: Sì, Usb
Inclusi: cardio frequenzimetro wireless, carica batterie, cavo Usb, Cd con software per allenamenti
Prezzo: 399 euro

Snami, l'alcool distrugge il futuro

Medici SNAMI nelle scuole per prevenire i danni da alcool. E' quanto emerso dall'Esecutivo Nazionale SNAMI (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani), riunitosi a Milano il 21 luglio. “La campagna permanente anti alcool ‘L'alcool distrugge il futuro’ - dice Mauro Martini, Presidente Nazionale SNAMI - avrà nei medici del sindacato il suo punto di riferimento”.

“Invieremo nelle scuole medie inferiori i nostri medici - prosegue Martini - che spiegheranno agli adolescenti i pericoli dell'alcool derivati da un uso improprio”. “Abbiamo scelto il triennio delle medie inferiori - spiega il leader SNAMI - perchè i ragazzi a quell'età sono più ricettivi degli studenti delle superiori già più ‘smaliziati’ in tema di dipendenze. Quindi, riteniamo gli alunni delle medie inferiori un terreno più fertile per fare prevenzione sull'alcool”.

“Il progetto Snami punta a inserire nelle scuole – chiarisce Martini - corsi di educazione sanitaria per fornire informazioni precise sui danni da alcool con l'obiettivo di chiarire alle nuove generazioni i pericoli dell'alcol e gli effetti sull'organismo e sulle facoltà mentali”. “L'esecutivo – conclude il Presidente SNAMI - ha quindi fatto una scelta prioritaria entrando nel sociale e vuole contribuire nei fatti alla prevenzione delle stragi del sabato sera da alcool”.

Contro gli incidenti causati dall'alcool, medici SNAMI in prima fila. "E' una carneficina quella che leggiamo tutti i giorni - dice amaramente Francesco Pecora, Vice Presidente Nazionale SNAM I(Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani) - causata da auto impazzite, guidate da conducenti ubriachi, spesso poco più che adolescenti. Un bollettino di guerra non sarebbe più agghiacciante”.

“Per questo motivo – aggiunge il vice Presidente SNAMI - lanciamo un appello alle istituzioni, Ministero della salute in primis, Regioni, Province, comuni e Confindustria, affinché si facciano parti attive nel supportare la nostra campagna permanente antialcool "L'alcool distrugge il futuro".

“Vorremmo che la campagna permanente antialcool si estendesse a tutto il territorio nazionale - continua Pecora -. Il nostro progetto è inserire nelle scuole corsi di educazione sanitaria, e nello specifico conoscitiva sui danni da alcool, condotte da medici SNAMI che spieghino alle nuove generazioni i pericoli dell'alcool, sull'organismo e sulle facoltà mentali, onde prevenire una serie gravissima di conseguenze tra le quali i morti sulle strade, seguendo il motto ‘conoscere per deliberare’”.

“Vogliamo – prosegue il sindacalista SNAMI - dare il nostro contributo, da un punto di vista etico, come medici e cittadini e genitori: a settembre partiranno le nostre iniziative a livello nazionale che saranno discusse nel prossimo esecutivo SNAMI del 20 luglio. “Non entriamo nel merito delle leggi – interviene il Presidente SNAMI Mauro Martini - e non vogliamo suggerire soluzioni per modificare regolamenti, pene o sanzioni, perché non è il nostro compito.

“Riteniamo però – conclude il Presidente SNAMI - che il ripristino del certificato anamnestico propedeutico al rilascio o al rinnovo della patente di guida, da parte del medico di famiglia, possa rappresentare un contributo per prevenire stragi che possono essere evitate”.

Antidepressivi e comportamento suicidario

Visto il parere del Pharmacovigilance Working Party dell'EMEA (ottobre 2005) riguardante il comportamento suicidario e i sintomi da sospensione per gli antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina e quello successivo (giugno 2007) riguardante il comportamento suicidario per tutti i farmaci antidepressivi, della sottocommissione di farmacovigilanza (giugno 2007) e quello della Commissione tecnico scientifica dell'AIFA (giugno 2007), con il fine di tutelare la salute pubblica, sono stati modificati gli stampati delle specialità medicinali contenenti antidepressivi.

Per tutti è stato posto l'accento sull'ideazione/comportamento suicidario, richiamando l'attenzione del medico su una attenta gestione dei pazienti depressi in trattamento con questi farmaci.

Per quanto agli inibitori della ricaptazione della serotonina, viene posto l'accento sulla sospensione del trattamento, che deve essere attentamente monitorata e graduale nel tempo, in modo da prevenire la comparsa di sintomi da sospensione.

Cialis, un viagra con meno effetti collaterali

Il Cialis one day, un viagra che presenta meno effetti collaterali rispetto agli altri farmaci per le disfunzioni erettili, � stato approvato dall'Agenzia europea per i medicinali. L'Emea, ultimata la valutazione del Tadalafil, la molecola che costituisce il principio attivo del Cialis, ha espresso definitivamente il proprio parere favorevole sulla vendita del farmaco nel nostro continente e ha annunciato che la nuova pillola potr� essere acquistata presso le farmacie italiane ed europee verso fine anno, tra ottobre e novembre 2007.

Il Cialis � efficace nella cura di vari disturbi come impotenza, disfunzione erettile, problemi vascolari causati dal diabete, problemi sessuali successivi ad un intervento alla prostata e blocchi psicologici, tutto questo limitando i classici effetti collaterali (in determinate situazioni abbastanza gravi) tipici di medicinali analoghi.

Geoff Hackett, presidente della Societ� inglese di Medicina sessuale (British Society of Sexual Medicine), spiega che il nuovo "viagra", a differenza della classica pillola blu, va preso quotidianamente, una dose massima di 5 mg al giorno da ridurre fino a 2,5 in base alla tollerabilit� dell'individuo. Molti uomini considerano gli effetti collaterali come dolori muscolari, mal di testa, congestioni nasali, vampate al viso ecc., secondari rispetto alla possibilit� di avere un rapporto sessuale soddisfacente. Grazie al Cialis, giorno dopo giorno, si crea nel sangue un plafond di principio attivo che stabilizza gli effetti desiderati e riduce quelli indesiderati. Hackett evidenzia che il nuovo viagra sar� perfetto per quelle persone che vogliono fare sesso con assoluta spontaneit�, soprattutto se sono gi� abituati a prendere terapie quotidiane per altre patologie.

Giovanni Spera, docente di medicina interna ed endocrinologia presso l'Universit� "La Sapienza" di Roma, spiega che il Cialis one day porta notevoli benefici per tutti i pazienti "non responder", gli individui che non traggono il massimo beneficio da un'assunzione di tipo occasionale. L'assunzione giornaliera di una pillola di Cialis da 5 mg, a parit� d'efficacia, consente una costante azione del principio attivo nella riabilitazione vascolare senza che per questo aumentino gli effetti collaterali, inoltre, sui pazienti si produce un beneficio di tipo psicologico.

La commercializzazione del Cialis, gi� nelle sue versioni precedenti da 10 e 20 mg, aveva portato notevoli benefici per i pazienti. Alcuni studi evidenziarono che pur agendo come il Viagra, risultava 700 volte pi� selettivo nell'inibire la fosfodiesterasi tipo 5 (PDE5i) e quindi nel favorire l'erezione. Ora, grazie alla nuova versione, il Cialis one day, pur non trattandosi di una nuova rivoluzione per quanto riguarda il principio attivo che rimane il Tadalafil, si permetter� ai pazienti di avere dei rapporti sessuali meno "artificiali" in quanto non dovranno pianificare i loro momenti d'intimit�.

Laura Chiatti, la dolce Lolita italiana

In Italia è diventata famosa per uno spot e per la sua love story con Silvio Muccino. Laura Chiatti, «la bomba italiana», si racconta in una intervista a Elle che le dedica anche un ampio reportage fotografico, di una decina di pagine. La «dolce Lolita», come ormai è stata etichettata dal magazine, parla dell'amore e dei progetti per il futuro.

La Francia l'ha scoperta al Festival di Cannes, e grazie ai suoi due film che sono passati recentemente nelle sale francesi: «L'amico di famiglia» di Paolo Sorrentino e «A casa nostra»di Francesca Comencini. L'attrice che non ama la confusione e tende a tenere un profilo basso, ha scelto non lasciare l'Umbria per la capitale: «Roma è troppo caotica, troppo rumorosa. Preferisco restare a Perugia e svegliarmi con il canto del gallo», ha detto Laura che da poco ha acquistato una casa con terrazza nella periferia di Perugia. Le pareti della sua abitazione sono dipinte di rosa e di rosso e vi sono appese alcune riproduzioni di Marc Chagall. Nella sua camera poi troneggia un grande letto nero per il quale ha speso «un sacco di soldi».

UOMINI - Delle relazioni precedenti neanche una parola, bastano i pettegolezzi che hanno accompagnato la sua relazione con Muccino. Però non tace sui gusti in fatto di uomini: dice di essere «attratta da uomini non forzatamente belli, ma crudeli e dolci al contempo». Perché è sempre l'uomo che ti fa soffrire che ti rapisce. «Sì, mi affascina la crudeltà! Sono attratta da uomini che mi fuggono. È complicato l'amore». A Laura quindi si applica perfettamente il «Teorema» di Marco Corradini che dice: «Prendi una donna, trattala male e vedrai che ti amerà».

Nasce Piemonte News

È stato siglato, ieri mattina, l’accordo tra la Regione Piemonte e la società Consorzio Tv, che si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione di una rassegna quotidiana di informazioni televisive del Piemonte.

A partire dal 20 settembre le emittenti aderenti al consorzio manderanno in onda quattro edizioni giornaliere, dalle 7.30 alle 17.30, di un notiziario di cinque minuti e due approfondimenti settimanali, racchiusi nella denominazione di Piemonte News.

Il contratto con la società Consorzio Tv, che avrà la durata di un anno e costerà alla Regione 980.000 euro, è stato firmato, presso il Palazzo della Regione, dal direttore regionale della Comunicazione istituzionale, Roberto Moisio, e dal rappresentante della Consorzio Tv S.c.r.l., Piero Manera.

«Con l’accordo firmato oggi - sottolinea la presidente della Regione, Mercedes Bresso - vogliamo contribuire a creare un forte sistema di informazione locale, che offra un servizio di qualità a tutti i cittadini piemontesi e che favorisca la liberalizzazione del sistema televisivo. Piemonte News darà spazio e voce ad ogni realtà, per favorire una conoscenza e una percezione unitaria della nostra regione nella valorizzazione del policentrismo e delle peculiarità di ogni territorio».

Il progetto nasce dalla volontà della Regione di offrire al cittadino una nuova modalità di informazione, più legata al territorio regionale, alla sua identità e alle sue peculiarità. Sarà una televisione di servizio che informerà tempestivamente su leggi, finanziamenti e opportunità che la Regione mette a disposizione dei cittadini, su meteo e viabilità ed ampio spazio verrà inoltre dedicato alla cronaca locale di tutte le realtà territoriali del Piemonte.

Una redazione centrale si occuperà dell’acquisizione del materiale video e dei contenuti informativi che verranno poi rielaborati e messi a disposizione delle televisioni locali che potranno acquisirli via satellite. Le varie edizioni del programma potranno essere messe in onda, con orari differenti, nell’ora successiva alla disponibilità sul satellite della trasmissione originaria.

Le quindici televisioni locali piemontesi aderenti al consorzio sono: Quartarete Tv, Rete 7, Telecity, Telecupole, Telestudio, Video Novara, Italia 8, Telestar, Quinta Rete, Sesta Rete, Tele Ritmo, Videonord, Grp, Telesubalpina e Videogruppo. I notiziari e gli approfondimenti, convertiti in formato mpeg, saranno visibili anche sul portale internet della Regione Piemonte.

Il "Bianco e nero" di Cristina Comencini

«Per la prima volta in Italia una commedia sbeffeggia i luoghi comuni e i cliché che regolano i rapporti tra bianchi e neri, nella fattispecie tra italiani e africani». Così Cristina Comencini ha sintetizzato, in una conferenza stampa all’Istituto Austriaco di Cultura di Roma, il leit motiv del suo prossimo film, «Bianco e nero», che è giunto alla settima settimana di riprese sulle dieci previste.

La pellicola, dal costo di 5,1 milioni di euro, è interpretata da Fabio Volo, Ambra Angiolini e dai due attori di origine africana Aissa Maiga e Eriq Ebouaney e vede la partecipazione di Katia Ricciarelli, Anna Bonaiuto e Franco Branciaroli.

Prodotta da Cattleya e Rai Cinema e distribuita dalla 01 Distribution, arriverà nei nostri cinema all’inizio di gennaio 2008. «Voglio far ridere parlando del rapporto tra razze diverse, tra bianchi e neri - ha detto la regista. - Ho deciso di affrontare un tema spesso trattato in maniera drammatica, con leggerezza e umorismo, sottolineando l’allegria e la forza anche comica che scaturisce dall’incontro di due mondi lontani, tra persone diverse. Mi sono divertita a sbeffeggiare i clichè che condizionano i bianchi nei confronti dei neri e quelli, altrettanto perentori, che condizionano i neri nei nostri confronti».

Il film della Comencini racconta la storia di una donna, Elena (Ambra Angiolini) che è impegnatissima nel mondo della mediazione culturale e costringe il marito, Carlo (Fabio Volo), a presenziare alle serate di beneficenza. In una di queste l’uomo, che non si sente affatto vicino a quel mondo, incontra un’africana bellissima, moglie di un raffinato intellettuale nero e tra i due scocca la scintilla che porterà, in un susseguirsi di situazioni comiche e grottesche, all’inevitabile epilogo.

«Ho voluto fare una commedia paritetica - ha spiegato ancora la Comencini - in cui non c’è la prevalenza di un mondo sull’altro e dove non ci sono razze diverse ma solo persone diverse: la mamma di Carlo, Katia Ricciarelli, è una donna povera e ignorante e viene trattata con supponenza dai genitori alto-borghesi di Elena. Il personaggio di Eriq, invece, è un ricco intellettuale ed è molto più colto ed evoluto del suo antagonista bianco».

Realizzare una pellicola che «è totalmente una commedia» dopo il dramma pluripremiato «La bestia nel cuore» è una scelta che la Comencini ha maturato un anno fa dopo aver «scoperto l’Africa» girando un documentario in Rwanda per il Comune di Roma. «La realtà di quel Paese mi è apparsa diversa dall’immagine prefabbricata che avevo dell’Africa e dei neri - ha spiegato ancora -. Mi sono accorta che esisteva una distanza enorme tra bianchi e neri ed entrambi eravamo accomunati da un’altra forma di apartheid: non mischiare le nostre vite.

Così ho immaginato una storia, a casa mia, a Roma, fra persone simili non separate da distanze di classe o di livello culturale, ma solo dal desiderio di tenersi lontane». La regista ha poi detto di concordare in parte col collega Vincenzo Salemme, che ha dichiarato che il male del cinema italiano è che gli autori spesso si vergognano di fare commedie e trovano disdicevole far ridere. «In realtà - è l’opinione della Comencini - le commedie si fanno ancora, anche molte. Di certo, però, non se ne fanno come alcuni anni fa e sono effettivamente poche quelle di alta qualità. Non credo comunque che gli autori di commedie siano in calo: penso, tra gli altri, a Verdone o a Virzì».

Firmate Casio le fotocamere pronte per You Tube

Si chiamano EX-Z77 e EX-S880, sono prodotte da Casio, fanno parte della nota linea di fotocamere digitali Exilim e hanno un peculiarità riprendono video che in un click possono essere pubblicati su You Tube, grazie ad un accordo in esclusiva con il sito di video-sharing.

Le due fotocamere, registrano in base allo standard video H.264 e si avvalgono della nuova modalità YouTube BEST SHOT, che permette agli utenti di filmare e memorizzare i video già nel formato adatto per YouTubeM. Senza dimenticare che le nuove fotocamere includono un' esclusiva applicazione software che rende estremamente veloce e intuitivo l'upload dei filmati.

La EX-S880 è l'ultima nata della famosa linea EXILIM Card. Con 8.1 megapixel di memoria, zoom ottico 3X e il sofisticato design ultrasottile in formato carta di credito nei colori "total back", red e silver è la fotocamera giusta da portare sempre in tasca.

Il modello EX-Z77 da 7.2 megapixel ha pensato di realizzare ben 5 diverse colorazioni.

Equipaggiate con l'avanzato processore d'immagine EXILIM Engine 2.0, le due nuove fotocamere implementano inoltre una funzione di riduzione del mosso che si avvale della tecnologia di analisi del moto, di un sistema auto-tracking AF e della tecnologia di face detection. La combinazione delle tre tecnologie assicura che, una volta inquadrato il viso di una persona, questo venga mantenuto perfettamente a fuoco e alla giusta esposizione, anche se la persona si muove…per ritratti a regola d'arte!

EX-Z77 (200 euro) e EX-S880 (280 euro) saranno entrambe disponibili a partire da settembre 2007.

Nokia acquisisce il social media Twango

Nokia, il più grande produttore mondiale di telefoni cellulari, ha completato l'acquisizione di Twango, una compagnia situata negli Stati Uniti e dedita a fornire servizi di condivisione per video, foto e audio. L'acquisto segna un passo avanti per Nokia nella direzione del web, fornendo ai propri utenti un modo facile e veloce per condividere su Internet il proprio materiale multimediale utilizzando il computer desktop, i dispositivi portatili o i telefoni cellulari. In aggiunta, Nokia entra in contatto grazie a Twango con un team con una grande esperienza nel campo del 'social media' e dei servizi web. «L'acquisizione di Twango rappresenta un concreto passo avanti nelle nostra visione dei servizi Internet capaci di fornire accesso alle informazioni, al divertimento e al social network in ogni momento, ovunque, da qualunque apparecchio connesso, nel modo desiderato», ha dichiarato Anssi Vanjoki, executive vice president e general manager multimedia Nokia.

L'acquisizione fornirà a Nokia nuove opportunità per potenziare ulteriormente l'esperienza di condivisione sperimentabile dai propri utenti, fornendo loro accesso ad ulteriori nuove tipologie di materiale: «possediamo la miglior suite per l'esperienza multimediale inclusa musica, navigazione, giochi e - grazie all'acquisizione di Twango - foto, video e una gran varietà di documenti». Un telefono Nokia di ultima generazione, quale un modello della serie N, sarà in grado quindi di offrire, una volta combinato con i servizi offerti da Twango, «modi nuovi ed eccitanti per creare e godere di ricche esperienze multimediali in tempo reale».

Twango è una compagnia privata fondata da personale ex Microsoft con sede a Redmond, Washington, negli USA. A differenziarla dalle molte altre società che operano nei servizi di social media, è la grande varietà di formati supportati e le molte possibilità offerte agli utenti per gestire e condividere i loro contenuti multimediali. «La visione di Nokia del social media è perfettamente in linea con quella di Twango», ha affermato il co-fondatore dell'azienda acquisita Jim Laurel: «ora possediamo tutte le risorse per far maturare il nostro desiderio di permettere alle persone di catturare e godere dei loro contenuti multimediali personali sia che si trovino su apparecchi mobili, che su computer desktop o nei posti per loro più importanti».

Nessun dato è stato rilasciato riguardo l'entità della compravendita, ma fonti del Wall Street Journal la stimano inferiore ai 70 milioni di dollari.

Aprila Scarabeo, la missione possibile

Non invidiamo Leo Mercanti, amministratore delegato di Aprilia, e gli uomini della sua squadra. Nei mesi scorsi hanno dovuto affrontare forse il compito più arduo di questi anni: dare vita alla seconda generazione di Scarabeo 125-200, la versione intermedia, quella che ha fatto di questo scooter una vera icona della mobilità individuale urbana.

È così vero che Scarabeo non è più il modello nell'ambito della gamma di un marchio, ma un marchio esso stesso. Certo hanno dovuto dar fondo alla loro competenza e creatività, sia tecnica che stilistica, per superare gli standard di eccellenza della versione precedente. Sul piano stilistico il nuovo Scarabeo ha il merito di avere raccolto alcuni degli stilemi che hanno reso lo Scarabeo originale uno degli scooter più affascinanti mai costruiti. E averli inseriti in un design moderno, elegante, sobrio, ma sempre dalla personalità inconfondibile e piacevolissima.

Il traffico della city milanese, e poi una puntata verso l'hinterland, sono state perfette cartine di tornasole per mettere alla prova le qualità prestazionali del nuovo modello, specificamente della versione 200 dotata dell’inedito propulsore da 180 cc. Un vero gioiello dell’ingegneria Piaggio, un compatto, leggero, potentissimo monocilindrico con distribuzione bialbero, induzione a quattro valvole, raffreddamento a liquido accreditato di una potenza di 19 Cv, una potenza specifica record per gli scooter in questa classe di cilindrata. E la coppia è ugualmente elevatissima, e perfettamente moltiplicata da una trasmissione automatica CVT estremamente efficiente, che traduce questa esuberanza in brillantissime doti di accelerazione e ripresa.

La ciclistica del nuovo Scarabeo 200 è largamente all'altezza delle grintose prestazioni del propulsore, che in velocità massima si traducono in oltre 130 km/h. Scarabeo 200 è dotato di un potente freno a disco anteriore da 260 mm con pinza a tre pistoni, di un disco posteriore da 230 mm e di pneumatici da 16 pollici di sezione solida: in combinazione con sospensioni eccellenti, ci hanno consentito di affrontare in sicurezza sia i lastricati del centro storico milanese, sia le strade a scorrimento veloce che escono dalla città, dove si sono fatte apprezzare la grande stabilità e la precisione della risposta allo sterzo.

Sulla distanza, solo la configurazione della sella si è rivelata non coerente con le esigenze della guida scooteristica in quanto tende a imporre una posizione troppo arretrata per una ottimale distribuzione dei pesi. Il prezzo di Scarabeo 200 è di 3.250 euro, quello della versione 125 di 3.050 euro.

lunedì 23 luglio 2007

iPhone, iPod 6G, iPhone nano: le ultime novità

Dopo esserci tolti il peso del dubbio con l'arrivo dell'iPhone, pensavamo che l'Apple-rumor si calmasse un po', per dare spazio ad altre notizie. Invece no, non è così: l'iPhone sembra aver dato ancora più linfa alle indiscrezioni sui progetti di casa Apple, ora divisi tra un iPhone nano da una parte e dagli iPod di sesta generazione dall'altra. Di notizia ne escono tante, difficile ignorarle, ma per non tediarvi con tre/quattro notizie al giorno, facciamo il punto su quanto trapelato sul fronte Apple.

iPod 6G
Un video, che potete vedere a fondo notizia, è spacciato per la rete come la "possibile" interfaccia dei nuovi iPod. Un fake? Possibile, salvo il fatto che Apple ne ha chiesta la rimozione al sito d'indiscrezioni MacRumors. Apple si prodiga per cancellare i fake? Dubitiamo.

iPhone nano
Nei giorni scorsi abbiamo già parlato di iPhone nano, un rumor su cui credono in molti e non credono in altrettanti.

Il sito Hrpmf parla di due nuovi brevetti che potrebbero ben adattarsi alla possibile interfaccia di un iPhone nano. Firmati anche dallo stesso Steve Jobs, il primo brevetto parla di un'interfaccia basilare in cui è possibile scrivere brevi messaggi di testo e numeri di telefono. In questo caso molta attenzione sarà posta sul software, che dovrà predire molto precisamente quanto voluto. E proprio di questo parla il secondo brevetto: indovinare ciò che state per scrivere potrebbe facilitarvi la vita, a patto che il tutto funzioni al meglio.

iPhone, una falla di sicurezza
Una grave falla di sicurezza sarebbe stata rintracciata da Independent Security Evaluators all'interno di Safari e potrebbe portare al furto di qualsiasi dato contenuto all'interno del telefono. Le conseguenze della falla comprendono inoltre la possibilità d'indirizzare le chiamate a numeri a pagamento, il che potrebbe non far felici i clienti di Cupertino e AT&T. Apple ha preso coscienza del problema e rilascerà nel minor tempo possibile un correttivo, anche se al momento non si segnalano exploit.

iPhone, la prima applicazione non Apple
Niente di rivoluzionario, ma i pirati informatici incominciano a prendere sempre più coscienza delle funzionalità del prodotto e imparano giorno per giorno come far funzionare applicazioni. Non è un caso che il primo programma è incarnato da un semplice file che una volta cliccato permette di far apparire sul telefonino la scritta "Hello Word".

Apple attualmente supporta solamente applicazioni di terze parti in congiunzione con Safari, quindi questa piccola e simpatica scritta è da ritenersi il primo hack software del prodotto. Da qui in avanti vedremo sempre più applicazioni interessanti per il prodotto, Apple permettendo.

'I Simpsons: Fusione Imminente' arriva sui telefonini cellulari

Homer Simpson e famiglia sbarcano sui cellulari italiani. Da oggi è infatti possibile scaricare, direttamente dai maggiori operatori di telefonia, il nuovo gioco che vede protagonista la famiglia più famosa del mondo dei cartoons.

I Simpsons: fusione imminente, questo il titolo del gioco creato da Electronics Art in collaborazione con Fox Mobile Entertainment e Gracie Films, è stato realizzato in esclusiva per la telefonia mobile. I giocatori guideranno Homer in una corsa contro il tempo e si muoveranno per Springfield cercando di fermare una fusione in atto nella centrale nucleare.

Il luogo di partenza sarà la stessa casa dei Simpson, e i concorrenti dovranno portare a termine una serie di divertenti e simpatiche missioni. Lungo il percorso sarà possibile interagire con Bart, Mr. Burns, Apu e tanti altri celebri concittadini.

"Siamo entusiasti di poter accogliere Homer e il resto dei personaggi del cartone animato in questo gioco per cellulare - ha affermato Travis Boatman, di Ea mobile - Con effetti grafici vibranti, animazioni dinamiche, interazioni con i personaggi ed effetti sonori Fusione imminente ricrea il tipico sapore e l'umorismo dello show televisivo"

Gps, TomTom compra produttore mappe digitali Tele Atlas

Oramai non ce n'è più per nessuno. TomTom non solo, infatti ha pubblicato dei risultati finanziari sempre in crescita e che preannunciano un futuro ancora più roseo per le sue soluzioni di navigazione mobile, ma il leader indiscusso di questo settore bollente ha anche annunciato di aver appena acquisito il suo fornitore preferito di mappe: TeleAtlas.

Ma cominciamo dalla vera notizia di oggi: TomTom ha acquistato TeleAtlas per 2 miliardi di Euro, ovvero 21,25 dollari per azione.

Il mostro olandese dei sistemi di navigazione portatili ha infatti avviato un'operazione per acquisire uno dei due principali fornitori di mappe digitali TeleAtlas. L'operazione industriale si concluderà nell'arco dei prossimi 12 mesi, operazione che consentirà alla partner TeleAtlas di rimanere indipendente e libera nel continuare a fornire le cartografie a gli altri attori del settore, concorrenti di TomTom.

L'altra notizia, che dopo l'importantissima acquisizione passa in secondo piano, è che il leader europeo della navigazione portatile ha annunciato oggi i risultati finanziari relativi al secondo trimestre 2007: 380 milioni di euro fatturati che rappresentano circa il 29% di crescita rispetto al primo trimestre 2007, quando il giro d'affari di TomTom si aggirava intorno ai 296 milioni di euro; e i risultato pubblicati oggi rappresentano anche circa il 37% di crescita in confronto, invece, ai risultati pubblicati l'anno scorso nello stesso periodo quando l'azienda olandese invece raggiunse i 277 milioni di euro.

TomTom ha annunciato inoltre di aver venduto 1,8 milioni di Personal Navigation Device dal 1° gennaio ad oggi, ossia il 36% in più rispetto al primo trimestre dell'anno ed addirittura il 118% in più in confronto allo stesso periodo dell'anno scorso. Caspita!

Nonostante il numero dei PND venduti, però, che è praticamente raddoppiato rispetto all'anno scorso, il prezzo medio di ogni singolo navigatore invece è sceso considerevolmente tanto che il giro d'affari del nome più forte del settore è aumentato giusto del 37%.

Per il 2007, TomTom prevede poi che i mercati europeo e americano raggiungeranno un totale di 21 milioni di PND e quindi si aspetta di vendere un numero compreso tra gli 8 e i 9 milioni di PND e fatturare tra gli 1,6 e gli 1,8 miliardi di euro entro la fine dell'anno.

Quindi, il gigante TomTom, primo della classe in impegno e in risultati ha acquistato TeleAtlas ed ora non ci resta che vedere se ora gli altri clienti di Tele Atlas, e concorrenti di TomTom, come il gruppo Mitac che detiene i marchi Mio e Navman, o ViaMichelin continueranno a fornirsi da TeleAtlas.

Ha il cervello piccolo come un uovo

Ha un cervello piccolo come un uovo di gallina, ma è una persona assolutamente normale con un quoziente intellettivo di 75, appena dieci punti in meno rispetto alla livello medio che è 85. Come questo sia potuto accadere è un enigma per i neurologi di un ospedale di Marsiglia, che si sono trovati di fronte alla Tac della testa di un impiegato di 44 anni che conduce una vita tranquilla malgrado il suo cervello sia il dieci per cento della grandezza abituale. Il resto del cranio è vuoto.

La scoperta dell'equipe del dottor Lionell Fuillet dell'ospedale 'de la Timone' nel capoluogo della Francia meridionale sarà pubblicata domani sulla rivista medica britannica Lancet.

I dottori hanno ricostruito la storia medica del paziente e hanno individuato la probabile causa della sorprendente configurazione cerebrale con un un grave episodio di idrocefalia, l'accumulo di liquido spinale nei ventricoli cerebrali, all'età di sei mesi. Per superare il problema venne sottoposto a un intervento per rimuovere l'eccesso di liquido che comprimeva la piccola "massa" cerebrale, che in seguito non si è ulteriomente sviluppata.

"Gli esami di laboratorio hanno rivelato delle immagini veramente inusuali - ha spiegato all'agenzia France Presse il neurologo Lionel Feuillet - il cervello, sia la materia grigia che quella bianca, è completamente compresso sulla parete della scatola cranica, e nonostante ciò l'uomo riesce a condurre una vita normale".

"Non è il primo caso riportato di persone che con importanti lesioni riescono a mantenere delle buone capacità cognitive, anche se i danni al cervello di questo paziente sono impressionanti - commenta Alfonso Caramazza, direttore del Centro Interdipartimentale Mente Cervello (Cimec) dell'università di Trento - negli anni '60 ad esempio l'epilessia grave si curava togliendo metà del cervello, eppure i bambini sviluppavano delle eccellenti capacità cognitive all'età di 18-20 anni. E' un esempio della plasticità del cervello, che riesce comunque a funzionare pur essendo danneggiato, secondo meccanismi che ancora sono del tutto sconosciuti. Bisogna inoltre sfatare il mito che le dimensioni del cervello sono proporzionali alle capacità: basti pensare che Einstein, secondo uno studio di due anni fa, aveva un cervello più piccolo della media".

Microsoft sfida Google sulla privacy

Quella che all'apparenza è una sfida a migliorare il servizio per un miglior impatto con l'utenza, in realtà sembra disvelarsi come la più normale ed accesa delle sfide di mercato tra due motori di ricerca che si temono l'un l'altro: è bastato l'avvio delle indagini sull'accordo Google/DoubleClick per portare Microsoft ad un nuovo giro di vite sulle proprie policy relative alla privacy, così da mettere all'angolo Google rendendolo nei fatti il motore che meno degli altri garantisce la segretezza dei dati degli utenti.

Microsoft spiega il proprio operato in un comunicato ufficiale: «nel contesto di una estensione dei lavori per proteggere la privacy degli utenti, Microsoft annuncia di aver progredito il proprio set di principi per la tutela della privacy su Live Search e nell'online advertising [...] I nuovi principi includono l'anonimizzazione delle query dopo 18 mesi rimuovendo permanentemente i cookie ID, l'indirizzo IP ed altri identificatori delle ricerche. Microsoft intende inoltre dare ai propri utenti un maggior controllo circa le informazioni usate per personalizzare l'esperienza della ricerca online».

Nei giorni scorsi Google aveva comunicato un proprio simbolico impegno per la privacy (a poche ore dall'inizio degli scrutini annunciati da SEC e Governo USA e pochi giorni dopo i moniti provenienti dalla Commissione Europea) rappresentato da cookies in grado di autoestinguersi dopo 18 mesi di non-utilizzo del motore. Alla luce della pesante penetrazione del motore sul mercato, l'impegno diventa con tutta evidenza solo ed esclusivamente simbolico in quanto, stando così le cose, in realtà i cookies non decadono mai e perpetrano la propria durata di volta in volta.

Yahoo e Ask sono ancora più avanti: Yahoo prevede tempi di anonimizzazione pari a 13 mesi, mentre Ask spiega che sta già sviluppando un processo di cancellazione totale della raccolta dati (denominato AskEraser), consegnando semplicemente nelle mani degli utenti la possibilità di cancellare i dati relativi a se stessi in qualsiasi momento. Nel momento in cui anche Microsoft si porta avanti, chiedendo peraltro parametri standardizzati per il settore e trovando in tal senso già l'appoggio di Ask.com, Google si trova nuovamente in un uno-contro-tutti causato direttamente dalla propria posizione di controllo del mercato.

Le indagini sull'acquisizione di DoubleClick e le pressioni europee faranno presumibilmente il resto: l'accerchiamento è completato, tocca a Google sapersi smarcare per evitare che la privacy diventi un problema serio ed in grado di intaccare eventualmente la fiducia guadagnata negli anni tra gli utenti.

Harry Potter: libro da record, il film no

Harry Potter quasi senza rivali. Se l'uscita del nuovo libro Harry Potter and the Deathly Hallows ha battuto le cifre di vendita in un solo giorno, bruciando oltre 8,3 milioni di copie in appena 24 ore, al cinema il maghetto inventato da J.K. Rowling fatica un po' di più.

Non tanto in Italia, dove con quasi 2 milioni di euro raccolti nel weekend, Harry Potter e l'Ordine della Fenice porta a 12.821.648 euro l'incasso totale e resta in testa al box office per la seconda settimana consecutiva, seguito da Transformers.

E' negli Usa che le avventure del giovane stregone cedono il passo ad una commedia gay. Si tratta del film I Now Pronounce You Chuck Larry, con i comici Adam Sandler e Kevin James saldamente in testa agli incassi cinematografici americani. Le pellicola viaggia oltre i 34 milioni di dollari, contro i 32 della saga del maghetto.

A favorire il record storico del libro è stata la decisione dell'autrice, di far morire alcuni dei personaggi più amati da lei inventati. Quanto al film Harry Potter e l'Ordine della Fenice, è il film più dark della serie, con Voldemort scatenato contro Harry, sadici assassini si nascondono tra gli insegnanti dell'accademia di magia ed entra in scena una indemoniata complice dello stesso Voldemort.

Un successo senza precedenti - La serie di Harry Potter, sviluppatasi lungo dieci anni, ha registrato un successo clamoroso in libreria, con 325 milioni di copie vendute e traduzioni in 65 lingue diverse, e al cinema, con quattro film già prodotti, un quinto in uscita oggi e altri due che saranno girati in futuro. Il tutto aspettando l'apertura del primo parco tematico dedicato a Harry Potter, che sarà inaugurato in Florida nel 2010.