venerdì 3 agosto 2007

Sony richiama 350 mila fotocamere difettose

Allarme in casa Sony per alcune fotocamere difettose. La decisione repentina su come affrontare la questione, per non deludere gli affezionati e per salvare la reputazione, non si è fatta attendere: proprio ieri l'azienda giapponese ha annunciato che è pronta a ritirare dal commercio circa 350 o 400 mila pezzi del modello chiamato Cyber Shot DSC-T5 in quanto un difetto di fabbrica potrebbe ferire o graffiare le mani di chi lo usa.

La causa di tutto è una parte in metallo (posta nella parte inferiore della camera) che perde aderenza e si solleva. Il problema è nel collante, difettoso nei pezzi distribuiti con i numeri seriali fra il 3500001 e il 3574100. In Italia il problema non dovrebbe comunque sussistere: i numeri seriali distribuiti nei negozi sono quelli compresi fra il 4500001 e il 4569350. Il portavoce di Sony assicura che l'azienda farà di tutto per risolvere in tempi brevi l'imbarazzante faccenda, innanzitutto ritirando 284 mila pezzi dal mercato statunitense e 66 mila da quello giapponese e poi facendosi carico del rimborso degli eventuali danni già subiti dai clienti, come piccoli tagli ed escoriazioni.

Che Sony stia imparando la lezione da manuale di crisis management? Questa volta in effetti sta gestendo la faccenda con tutta la buona creanza dettata da alcune regole fondamentali per preservare l'immagine. Ma non ha fatto altrettanto in alcuni episodi appartenenti ormai al passato, per esempio nel caso delle batterie difettose che fece parlare stampa e consumatori durante l'estate del 2006, in cui la figuraccia non fu risparmiata. Quella volta, infatti, l'arrivo delle scuse tardò pericolosamente e la gestione della crisi lasciò decisamente a desiderare.

In questo caso, invece, preso atto che la soddisfazione del cliente è lo sforzo principale che deve essere comunicato, sono subito arrivate tante scuse per l'inconveniente. Repentino anche il ritiro dei prodotti incriminati, a dimostrazione del fatto che la salute dei clienti è più importante del guadagno. E infine l'offerta di riparare gratuitamente le parti difettose di chi la fotocamera l'ha già comprata, un buon esempio di correttezza.

Google sbarca nella telefonia. Alt dei big

Secondo alcuni potrebbe permettere alla concorrenza di sbarcare finalmente nel settore delle telecomunicazioni. Secondo altri creerebbe solo nuovi mostri del mercato, capaci di spaziare da internet, alla telefonia, passando per il business futuro dell'energia pulita. A dire il vero, per ora la questione è ferma negli Stati Uniti dove il motore di ricerca Google ha ottenuto ieri una parziale vittoria nel suo braccio di ferro con gli operatori mobili, At&t e Verizon per la frequenza da 700 megahertz liberata dalla televisione analogica.

Ma sono molti gli occhi puntati su una vicenda (tra i soci di Verizon c'è anche Vodafone) capace di rompere le dighe che hanno tradizionalmente separato i settori della tecnologia a cavallo tra old e new economy, come appunto la telefonia mobile, e gli apologeti (miliardari) dell'open source. Il punto: per ora l'asta Usa riguarda una frequenza bassa ma la scommessa, più in generale, sembra quella delle nuove tecnologie come il wi-fi e il wi-max (in pratica due sistemi di comunicazione senza fili, esattamente come le reti dei cellulari che già usiamo, ma molto più potenti e soprattutto, parola magica, «low cost») tutti noi potremmo potenzialmente saltare il passaggio degli operatori mobili, cioè sim, tariffe, roaming etc., e navigare e telefonare, se non gratis, a bassissimo costo.

I fatti. La Federal Communications Commission, in pratica l'Authority delle tlc Usa, ha parzialmente accolto le richieste avanzate da Google per la gara di accesso alla frequenza nazionale che potrebbe valere secondo le stime tra i 10 e i 15 miliardi di dollari. La Fcc, grazie ai voti in parte del presidente di area repubblicana e in parte di due consiglieri democratici, ha dato ragione al gruppo fondato da Larry Page e Sergey Brin, i due trentenni miliardari di Mountain View, secondo i quali gli operatori non dovranno impedire l'uso di alcuni tipi di telefonini e non dovranno bloccare il caricamento da parte dei clienti di software diversi da quelli già offerti sui terminali. Sui 700 megahertz la questione può sembrare di secondaria importanza. Ma in prospettiva 4,6 miliardi.

L'offerta di Google per entrare nel mercato wi-fi il passaggio dovrebbe lasciare le porte aperte alle piattaforme come Skype, molto utilizzata anche in Italia ma per ora dai computer, che permettono di telefonare usando la rete internet. Insomma, tra le righe ci sarebbero i prodromi di una guerra simile a quella tra la Microsoft e gli altri produttori di software che hanno sempre accusato Bill Gates e i suoi sistemi operativi di monopolizzare il mercato. Un terzo della nuova rete dovrà essere usata per costruire una «rete nazionale broadband più accessibile» ha detto comunque il presidente della Fcc, Kevin Martin, mentre una quota minoritaria dovrà essere usate per una rete pubblica di sicurezza, una questione sollevata negli Stati Uniti l'11 settembre 2001 quando i pompieri al lavoro presso il World Trade Center non riuscirono a comunicare nemmeno tra di loro per organizzare i soccorsi.

UE: allarme anche in Europa per giocattoli mattel made in cina

Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) accoglie con piacere la notizia della convocazione della Mattel da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per accertarsi che non vi siano rischi per la sicurezza dei consumatori italiani riguardo alla vicenda dei giocattoli pericolosi a marchio Fisher-Price.

L’associazione, che proprio ieri aveva chiesto un intervento al Ministro dello Sviluppo Economico e al Ministero della Salute, chiede anche che sia istituita una Commissione di inchiesta sulla sicurezza dei giocattoli, in particolare su quelli di importazione, coinvolgendo anche le associazioni dei consumatori.

“Da alcuni anni il Movimento Difesa del Cittadino - dichiara Antonio Longo, presidente MDC - ha espresso forti preoccupazioni per l’aumento esponenziale dell’importazione di giocattoli Made in China e da altri Paesi che non garantiscono il controllo sui prodotti nocivi (collanti, coloranti, impianti elettrici, materie plastiche, etc.) utilizzati nella produzione di giocattoli destinati spesso ai piu’ piccoli”.

Angelina Jolie e Brad Pitt: divorzio vicino

Potrebbe avviarsi alla fine la relazione della coppia più bella e invidiata di Hollywood, cioè quella formata da Brad Pitt e Angelina Jolie. Secondo i giornali, infatti, all'origine della possibile rottura ci sarebbe una lite avuta tra i due. La celebre attrice del film «Tomb Raider» avrebbe lanciato un bicchiere di vino rosso contro il marito, dopo che questi durante la loro vacanza in Francia, l'ha accusata di essere «immatura».

L'episodio è stato riportato da una fonte del magazine «Americas's Life & Style», secondo cui dopo il gesto della Jolie, Pitt non sopporterebbe più la moglie e ne avrebbe abbastanza di fare ciò che lei vuole e di seguirla in giro per il mondo. Pare anche che fra i motivi della lite ci sarebbe stata la custodia dei loro quattro figli: Maddox, Zahara, Pax, e Shiloh.

Cameron Diaz: sono bella, ma vorrei il sedere della Lopez

Cameron Diaz sia bellissima? Eppure è lei stessa a dichiarare a Donna Moderna di non essere completamente soddisfatta del suo aspetto fisico, e di sognare un sedere come quello di Jennifer Lopez.

Una delle attrici più belle e sexy del mondo non è felice del suo aspetto fisico. Cameron Diaz non si fa problemi a dire di essersi rifatta il naso (per motivi di salute, sottolinea) e di desiderare un sedere come quello di Jennifer Lopez.

In un'intervista al settimanale Donna Moderna, la Diaz dice: "Il naso era storto come un treno deragliato. L'ho rifatto perché‚ dopo la quarta volta che me l'ero rotto sulla tavola da surf quasi non riuscivo più a respirare. Il naso diritto mi fa sentire più carina e sicura di me anche se, a dire la verità, una cosa ancora mi manca. Mi piacerebbe avere un sedere come quello di Jennifer Lopez".

Insomma, la bella protagonista di "Tutti pazzi per Mery" e "Charlie's Angels" non fa mistero di non essere completamente soddisfatta del proprio aspetto fisico, anche se questo non sembra causarle grandi problemi, dato che per quanto riguarda il resto, la sua vita scorre meravigliosamente. "Mi sono presa una vacanza dal set per stare con gli amici - dichiara - abbiamo viaggiato un sacco, fatto snowboard e surf. Di notte ce la spassavamo. E con Drew Barrymore siamo andate alle Hawaii. Da sole, ci siamo divertite come matte".

Quando poi le viene chiesto cosa prova a proposito della fine della sua relazione con Justin Timberlake, Cameron dice: "La ferita per Justin Timberlake non brucia più , ormai è acqua passata. Gli ultimi due anni ho tentato in tutti i modi di dimenticarlo, ora mi sento cambiata e non ho più bisogno di lui". Tuttavia, nonostante i vari flirt che le vengono attribuiti quasi settimanalmente, la Diaz non è ancora riuscita a trovare un nuovo amore, e per questo tende a restare clamorosamente single, al contrario dell'ex Timberlake, che sembra aver instaurato una bella relazione con l'affascinante Jessica Biel.

giovedì 26 luglio 2007

Britney Spears incinta per la terza volta

Prima l'ascesa fulminea, poi la brusca caduta. La carriera della giovane cantante Britney Spears da diverso tempo si trova in un pericoloso vortice dal quale sembra difficile per lei uscirne. In questi giorni ritorna sulle pagine dei giornali per una sua presunta nuova gravidanza. La terza in soli due anni. Ma anche per un'intervista con tanto di servizio fotografico, rivelatosi un vero disastro.

GOSSIP - Brit incinta? Se lo chiede anche il Daily Mail e gran parte della stampa americana. La ventiseienne avrebbe detto in confidenza ai soliti amici pettegoli di essere nuovamente in dolce attesa. A spifferare tutto questa è un settimanale australiano, il NW Magazine che riporta le dichiarazioni di un "insider": «Britney è scioccata. Non lo aveva programmato», racconta l'informatore alla rivista. «Anche perchè – aggiunge l'amico – non sa con certezza chi potrebbe essere il padre naturale». A confermare la lieta notizia ci sarebbero anche alcune foto scattate recentemente che ritraggono la ex "Toxic-Girl" con rotondità alquanto sospette. Tuttavia, i giornali specializzati azzardano già qualche nome del possibile neo-papà: «Per ora i candidati sono due: il bodyguard Daimon Shippen e il medico che l'ha avuta in cura, tale John Sundhal», scrive l'inglese Metro.co.uk.

FOTO - Al magazine americano OK! ha invece rilasciato un'intervista dove parla del rapporto burrascoso con la madre, quello con l'ex marito K-Fed e le ultime uscite pubbliche, a dir poco imbarazzanti. Non sono però le sue dichiarazioni a fare notizia, ma le foto scattate per la copertina che, a detta di Tmz.com «sarebbero talmente disastrose che potrebbero rovinarle l'intera carriera». «Avevamo i migliori parrucchieri e stylist ma non c'è stato nulla da fare: la immagini scattate sono pessime. E non per causa della luce o della pellicola, ma del personaggio», scrive Ok!. E pensare che per gli scatti si era messa un vestitino elegante di Gucci da diverse migliaia di dollari.

SINGOLO - La cantante ha già due figli Sean Preston di 22 mesi e Jayden James di dieci mesi, avuto con l'ex marito Kevin Federline. Nel frattempo l'ex reginetta del pop sta girando in un magazzino di Los Angeles il nuovo video del suo prossimo singolo «Get Back», che uscirà a novembre.

Italiani i vacanza: i conti non tornano

Si va in vacanza o si resta a casa? Pareri e sondaggi sono discordanti. Secondo Trademark Italia e Siociometrica c'è una corsa alla vacanza. Il mare italiano si accaparra il 76% dei turisti e in agosto saranno 32 milioni gli italiani a muoversi per le ferie.

Ottimismo anche per l'Aes (Analisi economiche e sociali) che attesta al 57% la fetta di italiani che si muoverà per le vacanze. Federalberghi, Assotravel e il Sib (sindacato balneari) sono pessimisti.

Stagione partita male e problemi economici sarebbero infatti la causa del calo di prenotazioni nelle località marittime e di un 51% di cittadini che non si muoveranno da casa. Comunque, bilancio positivo o no, il mare italiano resta al top per i vacanzieri: regioni più richieste Sardegna ( 10,7%) ed Emilia-Romagna (10,6%) che, secondo Trademark guadagna un + 1,8%.