giovedì 19 luglio 2007

In Europa comanda il Dvb-h

La Commissione europea ha deciso di favorire l'adozione del Dvb-h come standard unico europeo per la mobile Tv. Con una nota, l'organo parlamentare europeo invita gli Stati membri e il settore industriale ad agevolare e accelerare la diffusione della televisione mobile in Europa adottando il DVB-H, appunto, come standard unico rispetto all'antagonista T-Dmb.

Presa dall'entusiasmo, Viviane Reding, commissario dell'Unione europea responsabile della Società dell'informazione e dei media ha dichiarato che: "La radiodiffusione mobile costituisce un'opportunità eccezionale che deve permettere all'Europa di mantenere e rafforzare la sua leadership nell'ambito delle tecnologie e dei servizi audiovisivi mobili”.

Il commissario ha proseguito: "L'Europa sta vivendo un momento decisivo. Possiamo diventare leader mondiali – come è avvenuto nel settore della telefonia mobile grazie allo standard GSM sviluppato dall'industria europea – o consentire ad altre regioni di appropriarsi della maggior parte del promettente mercato della televisione mobile. Non possiamo limitarci ad aspettare. È giunto il momento per l'industria e i governi europei di interessarsi alla televisione mobile". Messaggio forte e chiaro.

Giusto per comprendere a che livello siamo in Europa, il tasso di penetrazione della televisione mobile nella Corea del Sud, il mercato asiatico più sviluppato, sfiora il 10%, questo valore è inferiore all'1% in Italia, il mercato europeo più sviluppato.

Il fatturato della mobile Tv in Europa potrebbe arrivare a 20 miliardi di euro nel 2011, interessando 500 milioni di telespettatori nel mondo. E per raggiungere questi obbiettivi è fondamentale l'interoperabilità e la scelta di un unico standard, evitando così complessità.

Attualmente lo standard DVB-H (Digital Video Broadcasting for Handhelds) appare come il più forte candidato per la futura diffusione della televisione mobile, con prove e lanci commerciali riusciti in 18 paesi europei e in un numero crescente di altri paesi. La Commissione nelle settimane future preparerà l'iscrizione del DVB-H nell'elenco degli standard dell'UE pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, incoraggiando così ufficialmente il suo utilizzo nei 27 Stati membri.

Inoltre seguirà da vicino le evoluzioni del mercato nel corso dei prossimi mesi e nel 2008 potrebbe persino decidere di rendere obbligatorio l'uso dello standard DVB-H.

Per quanto riguarda lo spettro di frequenze: la Commissione esorta gli Stati membri a mettere a disposizione dei servizi di televisione mobile una parte della banda UHF (da 470 a 862 MHz) non appena essa si liberi. Questo spettro è considerato, per le sue caratteristiche tecniche, il più adatto per i servizi mobili multimediali. La Commissione ha inoltre avviato l'apertura di un'altra banda di frequenze ai servizi di televisione mobile, la cosiddetta banda L (da 1452 a 1492 MHz) come soluzione alternativa.

Infine, la Commissione considera la televisione mobile un servizio in fase nascente che non dovrebbe essere gravato di obblighi legislativi inappropriati (quadro regolamentare “leggero”).

La Reding, infine, dà a tutti l'appuntamento ai prossimi Europei di calcio e ai Giochi olimpici estivi, in quell'occasione vedremo se stiamo parlando di qualcosa di concreto.

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