venerdì 6 luglio 2007

iTunes messo alle strette dalle major

Apple e Universal Music non vanno più d'accordo. La più grande delle major del disco ha infatti deciso di non rinnovare l'esclusiva a lungo termine con la casa della mela morsicata per l'inclusione della propria musica nel catalogo di iTunes. Tuttavia, quello che Universal ha in mente non sarebbe un divorzio a tutti gli effetti, ma una revisione dei termini della partnership con la società di Steve Jobs.

La casa discografica francese ha infatti intenzione di continuare a prestare le canzoni di molti suoi artisti al music store più popolare della rete, ma al tempo stesso vuole essere libera di fornire la propria musica anche ai concorrenti di iTunes, riservandosi inoltre la possibilità di rinnovare mensilmente il proprio contratto con Apple, e non ogni due anni, come invece previsto dal vecchio accordo.

La decisione di Universal di fornire il proprio archivio discografico ad altri servizi di musica online finirebbe di sicuro col danneggiare iTunes, che si ritroverebbe a dover affrontare concorrenti più agguerriti, avendo oltretutto a disposizione un vantaggio competitivo decisamente inferiore all'attuale. Inoltre, se Apple rifiutasse di sottoscrivere il nuovo accordo, l'etichetta potrebbe addirittura tagliare definitivamente i ponti con Jobs e affidare la propria musica in esclusiva a un altro juke box digitale. E a quel punto Apple perderebbe inevitabilmente la sua posizione di monopolio.

Così, come spiega CNet, se da un lato i dati relativi al mercato della musica rivelano che il 76 per cento delle vendite online fa capo proprio ad iTunes (che di recente è riuscito a posizionarsi sul terzo gradino nella classifica dei più importanti rivenditori di canzoni in rete, alle spalle di giganti come Wal-Mart e Best Buy), dall'altro ci dicono anche che un disco di nuova uscita ogni tre porta il marchio Universal, responsabile quindi di una buona fetta del fatturato realizzato da iTunes.

È perciò evidente che una rottura danneggerebbe entrambe le parti, ma è probabile che iTunes finirebbe con l'avere la peggio qualora la ribellione di Universal venisse spalleggiata anche dalle altre etichette, che da sempre cercano di riequilibrare il rapporto con la società di Cupertino rivendicando il diritto di poter esercitare perlomeno un controllo sui prezzi imposti da Apple al pubblico di iTunes.

E proprio un'altra delle major del disco è la firmataria di un nuovo accordo per la vendita di musica online libera dai vincoli del DRM. Emi ha infatti annunciato di aver stretto un'alleanza con Snocap (il sistema di file sharing legale ideato dal creatore di Napster, Shawn Fanning), grazie alla quale gli stessi artisti potranno vendere le proprie canzoni direttamente su blog, siti web o siti di social networking come MySpace. Manovra, questa, che contribuisce ulteriormente ad offuscare la luce di iTunes.

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