martedì 10 luglio 2007

Web, hacker norvegese riesce a "sbloccare" il nuovo iPhone

Ci è voluta meno di una settimana per il rilascio del primo crack dell’iPhone, il nuovo telefonino Multimediale di Apple: l’autore dell’attacco è Jon Lech Johansen, Hacker norvegese alias Dvd Jon, reso noto dalla sprotezione dell’algoritmo di crittografia dei Dvd. L’hack consente di attivare le funzioni iPod e Wi-Fi di un iPhone (ma non quelle telefoniche) senza la necessità di sottoscrivere un contratto di abbonamento in America con AT&T, unico Provider a fornire connettività per il melafonino.

Jon Lech Johansen annuncia il giorno dell’indipendenza. “iPhone Independence Day” è infatti il titolo del post con il quale l’hacker norvegese, sul proprio blog, ha annunciato e descritto il primo hack per il telefonino Apple iPhone. L'autore dell'impresa è un personaggio piuttosto conosciuto: si tratta di Dvd Jon, reso noto dal reverse engineering mediante il quale nel 1999, a soli 16 anni, ha sviluppato il software DeCSS per la sprotezione dei Dvd Video.

A Dvd Jon si deve anche lo sviluppo di PyMusique nel 2005, un software Python che consentiva l’acquisto e il Download dei brani musicali dall’iTunes Music Store privi della protezione DRM. Software successivamente bloccato da una Patch rilasciata nel marzo dello stesso anno da Apple, che ne inibiva le funzionalità di sprotezione.

L’iPhone era un oggetto troppo appetibile perchè Dvd John potesse esimersi dal tentare di aggirarne le protezioni. Dell’iPhone tutto il mondo ne parla, in USA ne sono già stati venduti oltre 500.000 pezzi e l’interesse per questo nuovo gadget, da parte sia dei media sia del pubblico, è elevatissimo.

In questo primo “attacco” l’opera è riuscita solo parzialmente: l’hack pubblicato da Dvd Jon consente di attivare un iPhone senza dover sottoscrivere un contratto di connettività telefonica (in USA solo AT&T/Cingular la fornisce per l’iPhone). L’hack può essere considerato parziale in quanto attiva solo le funzionalità di iPod e Wi-Fi, quindi di Browser Internet, dell’iPhone ma non quelle telefoniche. Ma d’altra parte, con meno di una settimana disponibile per il reverse engineering, l’hack può già essere considerato un successo.

Certamente non tarderanno ad arrivare nuove patch in grado di sbloccare funzioni nascoste dell’iPhone e soprattutto di consentirne l’uso come un comune Smartphone, lasciando all’utente la scelta di utilizzare il provider preferito senza la necessità di attivare un contratto di connettività ad-hoc.

Un problema che per il momento non riguarda noi italiani, che dovremo attendere la fine dell’anno, se non addirittura gli inizi del 2008, per poter acquistare il nuovo supergadget di Steve Jobs.

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