giovedì 12 luglio 2007

Apple, presto anche iPhone Nano

Apple una ne fa e cento ne pensa. Non si sono ancora sopiti i clamori dell’esordio dell’iPhone, il nuovo modello di telefonino–lettore mp3 erede dell’iPod arrivato sugli scaffali (e subito esaurito) il 29 giugno. Eppure la casa della Mela sta già progettando un nuovo modello. Più economico, piccolo e versatile, basato sulla tecnologia dell’iPod Nano, il lettore più sottile tra i vari modelli. Per ora si tratta di speculazioni e di indiscrezioni – dal quartier generale di Apple non fanno commenti - ma la fonte è affidabile: a diffondere il report sui prossimi obiettivi della compagnia di Steve Jobs è stato uno degli analisti della banca d’affari Jp Morgan, solitamente bene informati.

Prima Di Natale
L’analista - si tratta di Kevin Chang, che lavora a Taiwan, uno dei centri più importanti per la produzione di apparecchi elettronici - azzarda addirittura una data per l’uscita dell’iPhone Nano: nel quarto trimestre, in tempo per intercettare il flusso degli acquisti di Natale. Tra le fonti citate dall’analista ci sono persone che si occupano della distribuzione dei prodotti e una richiesta inoltrata all'ufficio brevetti statunitense . Secondo Chang Apple avrebbe avviato una pratica per un brevetto di un dispositivo portatile multifunzionale con un touch-pad rotondo, simile a quello dell'iPod Nano. Secondo gli analisti, nel primo fine settimana dal lancio dell’iPhone sono stati venduti 700.000 telefonini-lettori.

Il prezzo
L’iPhone Nano dovrebbe essere molto meno costoso del modello principale: dovrebbe infatti finire nei negozi a un prezzo di 300 dollari, o anche qualcosa meno, contro i 500 o 600 dollari (a seconda della capacità di memoria) dell’IPhone appena uscito. E secondo Jp Morgan, l’attenzione verso modelli meno costosi potrebbe spingere le vendite della nuova classe di prodotti Apple fino a livelli inimmaginabili: 30-40 milioni di pezzi già nel 2008, contro i 10 stimati dalla stessa Apple per il solo iPhone. La casa della Mela, insomma, sembra pronta a farsi nuovi nemici, come i big dei cellulari - da Nokia a Motorola, da Sony Ericsson a Samsung - che mal digerirebbero un rivale tanto agguerrito nel loro giardino.

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