venerdì 6 luglio 2007

In Europa HD DVD meglio di Blu-ray?

Nello scontro tra Blu-ray e Hd-Dvd si è intromesso un terzo incomodo. Proprio mentre la guerra dei formati per i Dvd di nuova generazione sta raggiungendo il suo apice, è intervenuta l'Europa per capire se dietro alla polvere della battaglia non si celino pratiche anticompetitive.

Due settimane fa la Commissione europea ha infatti mandato alcune lettere agli studios hollywoodiani richiedendo documentazione delle comunicazioni e degli accordi riguardanti le due tecnologie video ad alta definizione. Jonathan Todd, portavoce dell'organo esecutivo europeo, ha confermato l'invio delle richieste alle major del cinema per stabilire se ci sono state intese restrittive in favore di uno o dell'altro formato, riferisce oggi il Wall Street Journal. Per capire cioè se sono state impiegate tattiche improprie al fine di soffocare la competizione e convincere gli studios a sostenere un determinato standard.


L'interrogativo non è ozioso, sebbene lo stesso Wall Street alluda alla possibilità che sia stato proprio il fronte Hd-Dvd (guidato da Toshiba) a sollecitare l'attenzione della Commissione verso le pratiche del gruppo rivale pro-Blu-ray (capitanato da Sony). Lo squilibrio di forze è infatti lampante: mentre Hd-Dvd è sostenuto in esclusiva solo dalla Universal Pictures (Nbc Universal), il Blu-ray gode della preferenza di tutti i maggiori studios: Sony Pictures, Walt Disney, Twentieth Century Fox (News Corp), Lions Gate e MGM. Solo la Paramount Pictures (Viacom) e la Warner Bros (Time Warner) hanno deciso di sostenere entrambi i formati.

Del resto l'interesse dell'Unione non è nuovo: già un anno fa la Commissione aveva aperto un'indagine sulla guerra dei formati per i dischi ottici ad alta definizione; tuttavia le lettere di giugno mostrerebbero la volontà di approfondire il ruolo degli studios e il loro rapporto con i sostenitori del Blu-ray.

Quest'ultimo formato – che, al di là di Sony, è sostenuto da società come Matsushita e Philips - sembrava aver preso la volata negli ultimi tempi, anche grazie alla decisione di Blockbuster di distribuire i suoi contenuti ad alta definizione in Blu-ray. Secondo Adams Media Research, lo scorso giugno sono stati venduti 1,8 milioni di dischi del ‘raggio blu', contro 1,3 milioni di Hd-dvd. E' vero però che un rimescolamento degli equilibri da parte delle case cinematografiche potrebbe ancora ribaltare la situazione.

La guerra dei due formati (simile a quella dei videoregistratori, che contrappose il Betamax al Vhs) deriva dal fatto che le due tecnologie sono tra loro incompatibili e che entrambe puntano a imporsi come lo standard de facto per i Dvd di nuova generazione. Nel 2006 sono stati rilasciati lettori e console capaci di leggere solo l'uno o l'altro formato (successivamente ne sono apparsi anche alcuni ibridi), e se la PS3 di Sony include un lettore Blu-ray, la Xbos 360 di Microsoft supporta l'Hd-dvd.

L'Hd-Dvd (promosso, oltre che da Toshiba, da imprese come Intel e Microsoft) finora ha goduto il vantaggio di avere lettori dai prezzi più accessibili (si parte da 299 dollari) e proprio in questi giorni sembra aver lanciato una controffensiva: prima annunciando nuove funzionalità per sfruttare l'accesso a internet dei suoi lettori (giochi, interattività, la possibilità di scaricare o caricare materiali); e poi aggiudicandosi il settore dei film indipendenti venduti su Amazon (il rivenditore online ha fatto sapere che inizierà a vendere titoli indie nel formato Hd-Dvd).

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