
La causa di tutto è una parte in metallo (posta nella parte inferiore della camera) che perde aderenza e si solleva. Il problema è nel collante, difettoso nei pezzi distribuiti con i numeri seriali fra il 3500001 e il 3574100. In Italia il problema non dovrebbe comunque sussistere: i numeri seriali distribuiti nei negozi sono quelli compresi fra il 4500001 e il 4569350. Il portavoce di Sony assicura che l'azienda farà di tutto per risolvere in tempi brevi l'imbarazzante faccenda, innanzitutto ritirando 284 mila pezzi dal mercato statunitense e 66 mila da quello giapponese e poi facendosi carico del rimborso degli eventuali danni già subiti dai clienti, come piccoli tagli ed escoriazioni.
Che Sony stia imparando la lezione da manuale di crisis management? Questa volta in effetti sta gestendo la faccenda con tutta la buona creanza dettata da alcune regole fondamentali per preservare l'immagine. Ma non ha fatto altrettanto in alcuni episodi appartenenti ormai al passato, per esempio nel caso delle batterie difettose che fece parlare stampa e consumatori durante l'estate del 2006, in cui la figuraccia non fu risparmiata. Quella volta, infatti, l'arrivo delle scuse tardò pericolosamente e la gestione della crisi lasciò decisamente a desiderare.
In questo caso, invece, preso atto che la soddisfazione del cliente è lo sforzo principale che deve essere comunicato, sono subito arrivate tante scuse per l'inconveniente. Repentino anche il ritiro dei prodotti incriminati, a dimostrazione del fatto che la salute dei clienti è più importante del guadagno. E infine l'offerta di riparare gratuitamente le parti difettose di chi la fotocamera l'ha già comprata, un buon esempio di correttezza.
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